Non è un meteorite, potrebbe essere un pezzo di legno o un lembo di radice, l’oggetto ritrovato in un campo del quartiere Brancaccio di Palermo che da tre giorni alimenta un piccolo giallo scientifico. Il caso si sta ridimensionando: una osservazione esterna della composizione del masso ha portato i tecnici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a escludere, intanto, che sia di origine vulcanica. “La struttura è leggera e, messa in acqua, galleggia” conferma Sergio Gurrieri, direttore del centro Ingv di Palermo.

Un esame chimico-fisico più accurato accerterà l’eventuale presenza di cellulosa. In tal caso sarebbe confermata la natura legnosa dell’oggetto misterioso. “Purtroppo – dice Gurrieri – siamo delusi. Ogni studioso si augura di trovarsi tra le mani un meteorite: diventerebbe un caso di studio. Comunque daremo presto un responso certo”.

Il masso, che porta i segni di una combustione, è stato raccolto in un campo del quartiere Brancaccio da una bambina che dal terrazzo di casa lo aveva visto precipitare lasciando dietro di sè una scia luminosa.