Il boss ed ex latitante, Giuseppe Falsone, per il sostituto procuratore generale di Palermo, Daniela Giglio si occupava personalmente delle attività economiche legate alla discarica di Campobello di Licata, e pertanto va condannato a 10 anni di reclusione confermando così la sentenza di primo grado emessa l’8 febbraio di un anno fa dal Gup del Tribunale di Palermo, Marina Pitruzzella. Il capomafia in questo processo è accusato di riciclaggio e intestazione fittizia di beni, reati commessi attraverso l’utilizzo di persone fidate che hanno fatto da prestanome. I giudici della quarta Corte di appello di Palermo, dopo le repliche delle parti, emetteranno la sentenza il 26 aprile. L’operazione “Apocalisse”, eseguita dai carabinieri il 26 marzo del 2010, portò in cella otto persone con le accuse a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e intestazione fittizia di beni.