Tornano  in strada gli aderenti al movimento Forza d’urto che riunisce oltre ai Forconi anche esponenti di diverse categorie produttive per una manifestazione che ufficialmente è di “pacifico volantinaggio” ma che potrebbe sfociare in blocchi stradali veri e propri.

I sit-in in varie zone della regione vogliono essere – dice il movimento – un modo per diffondere le motivazioni alla base della protesta e raccogliere nuovi consensi, e contestualmente rassicurare il “mondo produttivo” della volontà di non voler arrecare alcun danno all’economia.

Il leit motiv delle manifestazioni per cui sono state avvertite le prefetture è: “Desideriamo vivere, lavorare e produrre con ogni mezzo nella nostra terra”.

Naturalmente in Sicilia sale la tensione ricordando il blocco dei tir che nel gennaio del 2012 mise in ginocchio l’economia dell’Isola per alcuni giorni con gli snodi industriali e stradali bloccati dai manifestanti.

Il leader del movimento, Mariano Ferro, si dice “combattuto tra la disperazione del settore e le esigenze dei siciliani”, ai quali, osserva, “non vogliamo assolutamente fare male, anzi… Nessuno, mi dicono i miei, si accorge di un volantinaggio, sarebbe uno sfogo per poi tornare a casa con i problemi non risolti. E quando non hai i soldi per mangiare se non ci sono risposte c’è soltanto la disperazione, che ti spinge a combattere, a lottare”.

I siti delle principali manifestazioni annunciate sono la statale 640 Agrigento – Caltanissetta, sulla rotonda in prossimità dello stabilimento raffineria Eni (Cl), a Catania il piazzale antistante il porto e il casello autostradale San Gregorio, a Messina il casello autostradale di Villafranca Tirrena e quello di Tremestieri, a Palermo il piazzale antistante il porto, lo spiazzzo davanti il porto di Termini Imerese e  nella zona industriale termitana, e lungo la statale 624 Sciacca-Palermo. In provincia di Siracusa il porto di Augusta e il polo petrolchimico di Augusta.