Sono usciti fuori strada. Tornavano da Lercara Friddi. A bordo di una Fiat Brava all’altezza della ferrovia di Valledolmo il giovanissimo guidatore di 19 anni Alberto Gullo ha perso il controllo della vettura. L’auto è impazzita. Ha cappottato più volte.

Per Giovanni Miceli, di appena 18 anni, figlio dell’ex sindaco Nicola, non c’è stato nulla da fare. La vettura si è schiantata contro un muro. Gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare la morte del diciottenne studente. Una tragedia per il piccolo centro. Tanti conoscevano il ragazzo. I rilievi dell’incidente sono stati eseguiti dai carabinieri. Oltre a sentire alcuni testimoni sono stati eseguiti tutti gli esami previsti in questi casi. Secondo i primi accertamenti i due giovani non avevano bevuto alcool.

Non sembra che ci sia stata nessuna altra vettura coinvolta nell’incidente. L’unica cosa che riesca a spiegare la violenza dello scontro e le carambole la forte velocità con cui stavano tornando a casa. Qualcuno che ha visto ha raccontato di un’auto impazzita.

Per il guidatore tantissimo spavento, ma dopo un controllo all’ospedale di Caltanissetta le sue condizioni non sembrano gravi. Davanti allo strazio di una morte così improvvisa tanti non si riescono a dare pace. Per i tanti amici che trascorrevano tante serate insieme una tragedia difficile da gestire. Su Facebook si legge tutta la loro tristezza e rabbia.

“Qui nessuno voleva la tua morte – dice Emanuele – qui tutti ti vogliano bene rimarrai sempre nei nostri cuori compà. Ti voglio bene sei il migliore di tutti ciao”. Ancora Francesco “ho passato tante serate con te e mi ricordo che ci divertivamo tanto. Quando mi hanno accennato che non c’eri più sono scoppiato in lacrime. Ciao amico mio ciao grande portiere ti voglio sempre bene non ti dimenticherò mai”. Un dolore profondo per i tanti amici. “A volte le persone a cui teniamo se ne vanno – dice Carmelo –  ma la cosa più bella è che le persone come Giovanni ti restano sempre nel cuore lasciando una traccia”.

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