Stranamente puntuale e per chi lo segue abitualmente è già una notizia. Il momento è solenne, perché da Catania Crocetta chiama a raccolta amministratori e simpatizzanti del Megafono per dare vita a un percorso nuovo di un partito nato neppure un anno fa e già ai vertici della politica siciliana. Una lista che, non rinunciando alla propria autonomia, non nasconde le proprie ambizioni, essere decisivi nel Pd in Sicilia e influenzare le scelte del partito anche a livello nazionale. “Il Megafono non rinuncia alla sua autonomia, sia chiaro. Il rapporto con il Partito democratico potrà essere solo un rapporto federativo in cui si riconosce l’autonomia. Poi ci sono i singoli, come me o altri, che sono strutturati dentro il Pd e si considerano dirigenti”.
“Noi non dobbiamo fare nessuna scalata – spiega Crocetta – vogliamo fare la scalata dei lavoratori, dei disoccupati, delle donne, dei giovani alla partecipazione della politica da un sistema politico che li esclude, che li guarda con sospetto. Per questo nostri circoli sono basati sull’autonomia. Noi non ci siamo immischiati nelle vicende che riguardavano le liste dei vari Comuni. Hanno scelto tutti da soli gli amici, i compagni del Megafono. È questa la bellezza di una vera democrazia partecipata. Non ci capiscono perchè noi siamo una formazione inedita. Io non ho nessun altro obiettivo che quello di servire la Sicilia e di mettermi a disposizione di un progetto collettivo. Non ho ambizioni personali”.
“Il Megafono vuole arrivare innanzitutto a rinnovare la società siciliana ed e uno strumento nuovo che trova ovviamente come primo interlocutore il centrosinistra e il Partito democratico come referente. Ma senza il Megafono si sarebbero vinte le elezioni regionali in Sicilia? Mi pare abbia fatto la differenza così come non si sarebbe vinto al primo turno a Catania e non si sarebbe vinto in molte città siciliane. Il Magafono è una forza nuova. Non è intruppata, è una forza libera e fra l’altro io ho richiesta in tutta l’Italia di costituire circoli. Vorremmo, partendo dalla Sicilia, rinnovare il Paese. Perché la Sicilia deve esse sempre colonizzata dal nord? Questa volta non può essere la Sicilia a fare una proposta al Paese di rinnovamento?”.