Un nuovo caso di omicidio-suicidio è avvenuto questo pomeriggio nelle campagne di Gela. Un pregiudicato prima ha ucciso la donna con la quale, secondo gli inquirenti, aveva una relazione e poi si è tolto la vita con un colpo di pistola alla testa. Le vittime sono Maria Nastasi, una quarantaseienne che lavorava in una pizzeria, e un sorvegliato speciale, Salvatore Greco, di 51 anni.

Una telefonata anonima ha segnalato ai carabinieri la presenza di un cadavere nei pressi di un casolare di campagna, in contrada Priolo Sottano, a pochi chilometri da Gela. Poco dopo un’altra telefonata avvisava gli investigatori della presenza di un uomo ferito in contrada Priolo Soprano. Quando sono giunti i primi soccorsi Greco era ancora vivo; il pregiudicato è deceduto mentre veniva trasportato all’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela.

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori la donna sarebbe stata uccisa con due colpi di pistola, al viso e all’addome. Accanto al corpo agonizzante di Greco i carabinieri hanno trovato una pistola calibro 38. La vittima da qualche anno era vedova; il marito, un appuntato dei carabinieri, era deceduto a causa di un male incurabile. L’uomo era socio della pizzeria in cui la donna lavorava.

Gli inquirenti hanno confermato che la pista privilegiata sarebbe quella del movente passionale. Secondo questa ricostruzione Salvatore Greco, che era in compagnia della donna, prima l’ha uccisa con due colpi di pistola nelle campagne di contrada Priolo Sottano e poi è fuggito a bordo della Fiat Panda di proprietà della vittima, che è stata ritrovata incidentata a poca distanza dal luogo dove l’uomo ha compiuto il suicidio.

Il pregiudicato, ancora sotto shock, ha chiesto un bicchiere d’acqua ad alcune persone che abitano nella zona prima di allontanarsi. Qualche istante dopo i residenti hanno sentito un colpo di pistola e, dopo essere accorsi, hanno trovato Greco che era agonizzante.