seso-classeGli agenti del Commissariato “Zisa-Borgo Nuovo” a Palermo hanno eseguito quattro ordinanze applicative di misure cautelare, emesse dal gip presso il Tribunale di Palermo, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere Sonia Castiglione, 34enne palermitana e Gioacchino Adimino, 52enne palermitano, gestori di un centro massaggi in via Telesino a Palermo, di fatto una casa di prostituzione, diretta dai due.

I due reclutavano le donne, pubblicizzavano su internet la loro attività e trattenevano somme del denaro pagato dagli avventori per la prestazione sessuale, in un giro d’affari che in una sola giornata poteva fruttare da 700 a 1.000 a euro. Per un’altra donna il gip ha previsto la misura degli arresti domiciliari poichè percepiva mensilmente una somma di denaro derivante dalla prostituzione delle ragazze come corrispettivo della cessione del centro massaggi. Analoga misura è stata applicata a un uomo per aver “reclutato” una ragazza da impiegare nell’attività.

L’indagine ha preso le mosse da una segnalazione anonima sviluppata dagli investigatori attraverso appostamenti e pedinamenti, che ha permesso di notare un sospetto afflusso di clienti durante tutto il giorno, a cui sono seguite attività tecniche di intercettazioni telefoniche e ambientali mediante le quali è stata scoperta un’attività “manageriale” di sfruttamento della prostituzione, in cui esisteva un vero e proprio “listino prezzi” delle prestazioni delle “massaggiatrici”, cui era possibile addirittura applicare degli “sconti”. Mediamente, il costo di ogni prestazione oscillava dai 50 ai 120 euro. Il centro massaggi è stato posto sotto sequestro.