Il costo dell’acqua potabile in provincia di Agrigento, ormai è risaputo è uno dei più alti dell’intera nazione. Ma arrivare a chiedere il pagamento di una bolletta di ben 2 300 euro, per il consumo in un anno di 100 metri cubi del liquido suona come una vera e propria beffa.
Questo però quanto accade in città ed è stato denunciato dal consigliere comunale del Pd, Antonio Maira, dopo che Girgentiacque tramite un suo legale ha fatto notificare un atto di diffida e costituzione in mora all’utente.
La vicenda risale al 2008, quando l’utente riceve una bolletta dell’importo di 2.299, 80 su un calcolo forfetario di consumo da parte di Girgentiacque. Dopo la lettura del contatore, però ci si accorge che l’utenza in questione ha effettuato soltanto un consumo di 100 metri cubi di acqua.
Nel 2009, l’utente, quindi riceve una bolletta con nulla da pagare ma è soltanto pochi giorni fa che si accorge che il debito pregresso, per un consumo mai effettuato in realtà non è stato mai azzerato da parte di Girgentiacque.
Infatti, nella diffida inviata dal legale alla società si chiede all’utente di versare entro dieci giorni la somma di circa 2 300 euro pregressa coin aggiunte le spese legali e gli interessi maturati. Tutto questo avviene, mentre già dal 2009 la società ha tagliato l’acqua per morosità al cittadino di Canicattì.
“Questa azione – ha detto Antonio Maira – è una vera e propria vessazione nei confronti dei cittadini”.