I dati in mano ai vertici dell’Asp di Agrigento sulle migliaia di migranti sbarcati sulle nostre coste predicano prudenza e allontanano lo spettro di un allarme igienico-sanitario. < Vogliamo rassicurare la popolazione, gli allarmismi di questi giorni sono ingiustificati >, parole pronunciate alcuni giorni fa dal Commissario dell’Asp di Agrigento, Salvatore Messina, davanti al prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Ma dopo il caso di meningite accertato di un ragazzo maliano, sbarcato nei giorni scorsi a Porto Empedocle e ospite per un breve periodo del centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana, ci sono stati altri casi sospetti.Poi l’allarme fortunatamente è rientrato ed è stato accertato che non avevano alcuna forma di meningite. Così tutti gli ospiti del centro di Siculiana sono stati sottoposti a profilassi. La profilassi è stata estesa anche al personale sanitario e volontario che opera nella struttura, a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine (carabinieri, finanzieri e poliziotti) pure quelli presenti agli sbarchi al molo di Porto Empedocle, somministrando loro delle compresse Ciproxin da 500 mg. Si tratta di una pillola antibatterica per prevenire il contagio. Lo stesso trattamento è stato esteso a tutti i familiari di soccorritori e forze dell’ordine. Dall’inizio del 2014 ad oggi sono stati sottoposti a controllo e visita oltre 8.800 migranti giunti sulla coste agrigentine. Riscontrati 44 casi di scabbia e uno di broncopolmonite. Sono in tutto 4 i casi di tubercolosi; 10 furono nel 2013 e 16 nel 2012. E appunto un caso di meningite.