Il Canale di Sicilia è divenuto sempre più simile a una grande autostrada marittima verso l’Europa, grazie al supporto logistico fornito dall’operazione Mare Nostrum. I profughi provenienti dall’Africa hanno finalmente trovato un aiuto concreto per attraversare il Mediterraneo e giungere in Sicilia. Comprendo le ragioni umanitarie che hanno spinto il Governo italiano ad avviare questa operazione, tuttavia all’interno dell’immenso flusso migratorio potrebbe insinuarsi una percentuale di jihadisti islamici, giunti in Europa con intenti non proprio amichevoli; paradossalmente questi individui saranno accolti in Italia come “rifugiati politici”.
La Jihad è iniziata: quella Guerra Santa dell’Islam contro l’Occidente, e il suo tentativo di globalizzare coattivamente il resto del mondo, si sta materializzando. Buona parte del Medio Oriente e adesso anche alcune zone dell’Africa sono in rivolta e si moltiplicano le dichiarazioni d’indipendenza da parte dei nuovi califfati. Il conflitto inizia ad assumere le connotazioni di una guerra mondiale. Nel breve termine la coalizione occidentale, capitanata dagli Usa, dovrebbe avere la meglio: armando le resistenze locali e bombardando qualora necessario. Tuttavia, tra qualche decennio lo scenario potrebbe essere molto diverso.
La migrazione di massa verso l’Europa diverrà presto ingestibile e all’interno del flusso potrebbe insinuarsi un numero indefinito di islamici che covano rancore nei confronti dell’Occidente; anche sotto forma di rifugiati. L’esempio più calzante proviene dalla Siria, dove i guerriglieri jihadisti, che combattono il regime di Assad, sono considerati “rifugiati politici” nel Vecchio continente. Nel lungo termine, oltre ai fronti mediorientali e a quelli nordafricani potrebbe aprirsi un fronte interno.
Tra l’altro, l’assenza di una politica comune da parte dell’Ue nei confronti dell’immensa mole migratoria presenterà i suoi effetti nefasti. L’Europa è debole proprio a causa della mancanza di coesione in politica estera, e una serie di attentati terroristici potrebbe rappresentare il colpo di grazia: convincendo taluni stati a mollare l’Unione e applicare misure autoritarie di autotutela, senza i vincoli europei, al fine di arginare l’immigrazione. Insomma potrebbe prevalere il principio del “si salvi chi può”; poiché un’Europa buonista quanto “comodista” non sarebbe in grado di gestire un conflitto di simile portata.
Fabrizio Vinci vinci@usa.com