Tre giornate di degustazioni, 738 vini iscritti in rappresentanza di 290 aziende provenienti da 16 paesi, sei commissioni composte da cinque esperti l’una: sono i numeri del Mondial des Vins Extremes, che si è svolto dal 14 al 16 luglio all’Hotel Etoile du Nord di Sarre.
Il concorso è stato organizzato dal Cervim in collaborazione con Vival, Ais, Regione Valle d’Aosta e Chambre Valdotaine. “Dopo 24 anni il concorso internazionale dei vini di montagna – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Renzo Testolin – diventa più moderno e attuale. Il cambiamento parte dal nome, proprio per sottolineare l’importanza della rassegna che raccoglie ‘vini estremi’ che rappresentano un territorio unico”. Sono ammessi vini prodotti ad altitudine superiore ai 500 metri di quota, con pendenze del terreno superiori al 30%, con sistemi di coltura su terrazze o gradoni, oppure provenienti dalle piccole isole.
Alla prestigiosa manifestazione ha partecipato in qualità di Enologo facente parte del comitato scientifico del Cervim, l’enologo canicattinese Gianni Giardina. La sua partecipazione è un importante riconoscimento alla sua esperienza e alle sua competenze.
“E’ l’unico concorso per vini prodotti in condizioni estreme – ha detto Roberto Gaudio, presidente del Cervim – e saranno presenti circa 120 vitigni autoctoni sia italiani sia stranieri”. Tra le novità la presenza di nuovi paesi come Georgia, Libano, Croazia, Andorra. La premiazione si svolgerà a Milano il 12 novembre prossimo.
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