La Fidapa , Sezione Ravanusa-Campobello, domenica scorsa, in occasione della festa della Madonna dell’Aiuto, a Campobello di Licata, ha esposto, in Piazza Thien An Men, sul tavolo della solidarietà, aperto a tutti,  le pigotte, le famose bambole di pezza che salvano ogni anno la vita di tanti bambini del mondo, manifestando, ancora una volta, il profondo senso di solidarietà e disponibilità umana verso il prossimo.

La Sezione, sensibile com’è a tutte le manifestazioni filantropiche e solidali, facendo suo il progetto Unicef, ha dedicato diversi mesi dell’anno sociale in corso alla creazione delle bambole salvavita – UNA PIGOTTA PER LA VITA – Lavoro lungo e impegnativo, opera di fine artigianato. La realizzazione delle pigotte è stata eseguita, quasi interamente, presso il laboratorio, costituito ad hoc, sito in piazza Aldo Moro a Campobello di Licata, locale concesso in comodato d’uso dall’ Arciprete della Chiesa Madre, Padre Montana.


Ogni pigotta, corredata da una scheda, che ne sottoscrive il nome e le caratteristiche specifiche di ognuna di esse, costituisce un cerchio di solidarietà che tiene unito chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che, grazie all’UNICEF, verrà inserito in un programma di “lotta alla mortalità infantile” ovvero alla “strategia accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia”. Con solo 20 euro, tale è il costo di una pigotta, si può acquistare un kit salvavita dell’UNICEF, composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera, con il mero obiettivo di ridurre la mortalità infantile di molti Paesi dell’Africa e di quelli in via disviluppo.

La Presidente in carica, Lilla Aronica, visibilmente soddisfatta della riuscita del progetto ha invitato le socie a fare, nei prossimi anni, un ulteriore passo in avanti coinvolgendo, in siffatte attività altamente umanitarie, tutte le persone, anche non fidapine, che concretamente vogliono impegnare il loro tempo per una giusta causa, quale è, appunto, quella portata avanti dall’Unicef!