La politica ha delle chiavi di lettura, e dice molto più tra le righe che nelle righe stesse. I cinque stelle hanno perso vincendo o hanno vinto perdendo… dipende da dove la leggiamo, e si sono assicurati la scalata alle prossime politiche. Adesso vi spiego perché. Ho ascoltato  con grande attenzione i discorsi di Grillo su Cancelleri e sembrava non crederci nemmeno lui all’eventualità che Cancelleri potesse caricarsi di un peso così enorme qual è la presidenza di una regione come quella Siciliana. A pensare ai mesi che mancano alle prossime politiche, mi viene da credere  ad un tempo sufficiente per fare cambiare gli umori di un elettorato con molte aspettative, come quello grillino. In questi sei mesi che ci separano dalla prossima competizione elettorale, Cancelleri non avrebbe potuto fare altro che attirare a se malumori e delusioni, in primis per il poco tempo che intercorre, poco per fare qualche cosa, molto per fare cambiare giudizio agli elettori( vedi il caso Raggi a Roma) . Invece i Cinque Stelle hanno fatto il pienone di presenze all’ARS, non hanno responsabilità di governo, possono continuare a far bene quello che sanno fare, cioè opposizione e arriverebbero alle nazionali con un carico di preferenze sicuramente maggiore perché non sottoposti a giudizio alcuno. Bingo, il Di Maio potrebbe portare la Sicilia come argomentazione, piuttosto che come giustificazione. Questo non significa che il popolo pentastellato sia felice di non avere visto vincere Cancelleri, ma chi conosce le dinamiche politiche, e credo che Grillo e compagni le conoscano bene, questo risultato non poteva essere migliore per la scalata di Di Maio. “Meglio un presidente del consiglio domani che uno della regione oggi”,  a dispetto delle galline e delle uova.

Cesare Sciabarrà