Può una città, una comunità essere uccisa dal silenzio? Il silenzio spesso non è d’oro come dice un vecchio proverbio ma è di fango di monnezza, di sciatteria, di opacità. Un silenzio che a volte risulta arrogante a volte vigliacco. Il silenzio di chi non prova nemmeno a replicare, perché ciò che ha fatto è fatto e ciò che non ha fanno…. va bene lo stesso. Una città abbandonata, diventata zona franca per chi decide di nuotate nel torbido, nell’inspiegabile, nell’impronunciabile, nel non detto, nel non spiegato. Poco importa che si sta uccidendo il terziario, le attività commerciali… cosa interessa ai signori del silenzio… perché rispondere sul caso dei pozzi, sul percolato di foro boario, sull’emergenza rifiuti, sui segnali rubati, e su tate, tante, tante, ma tante coesuccie ? Perché rispondere di geometri, avvocati, manifestazioni, di autorizzazioni, di agibilità, di SCIA, di movimenti mai spiegati, di un bilancio che neanche loro hanno capito, di carnevale, di soldi buttati dalla finestra, della zona artigianale, dei parchi abbandonati… perché dovremmo discutere di questo? Perché spiegare il ruolo che abbiamo avuto nella Burgio Corsello. Perché scusarci con le famiglie dei deportati o con il personale che avanza stipendi? Noi quello che dovevano fare lo abbiamo fatto…. Chiedetelo al direttore . ( direttore? )
A chi questi signori debbono dare conto se non rispondono più o forse non lo hanno mai fatto , neanche alle interrogazioni dei consiglieri comunali? Perché informare la città sulla chiusura del centro di raccolta? Perché organizzare un’estate canicattinese se abbiamo altro da fare, magari andare anche noi in ferie in località rilassanti? Ma perché sollevare quegli assessori che hanno dimostrato ampiamente la loro inadeguatezza e la loro incapacità? Perché? Ma perché ci dobbiamo indignare se ci sono quartieri al buio, quartieri dove non arriva acqua da qualche anno, dove i topi la fanno da padrone, dove branchi di cani randagi ti impediscono di scendere dall’auto…..dove la villa comunale è un accampamento per profughi, etc etc etc etc etc……. Ma perché dobbiamo rispondere a tutto questo e di tutto questo? Dove sta scritto che siamo tenuti a dare conto di ciò che facciamo? Ci avete votati? Ci avete creduto? E allora faccia di velluto!!! Questo possiamo dire, questo è quello che ci sentiamo di dire: Ci hai creduto faccia di velluto!!!! Ci hai creduto faccia di velluto!!!! Ci hai creduto faccia di velluto!!!!
Cesare Sciabarrà