E’ una giovane di Trapani, Angela Grignano, l’italiana rimasta ferita nell’esplosione di questa mattina a Parigi. La ragazza lavora come cameriera nel vicino hotel Ibis. I familiari sono stati contattati dalle autorità consolari di Parigi che si sono messe a disposizione dei parenti e delle persone coinvolte nell’esplosione.

La ragazza si trovava proprio accanto alla panetteria saltata in aria in rue de Trevise, vicino all’Opera, per una fuga di gas. Due pompieri e una cittadina spagnola sono morti, 37 i feriti, tra i quali 4 italiani. L’esplosione ha fatto piombare Parigi nella paura per l’ipotesi di un atto terroristico.

“I medici mi dicono che Angela sta meglio ma è ancora in sala operatoria”, racconta il padre Vincenzo Grignano. La ragazza quale qualche giorno fa aveva scritto su Facebook: “Parigi, un’avventura sulla quale mi sono buttata a capofitto senza pensare, mia dimora ormai da un mese e mezzo nella quale ripongo grande fiducia e speranza. Alla quale sto donando tutta me stessa per mettermi in gioco e vedere cosa è disposta regalarmi dopo tanti sacrifici”.

Dopo gli studi universitari Angela aveva scelto di trasferirsi nella capitale francese per due ragioni: non pesare economicamente sulla famiglia (il padre è un idraulico-elettricista, la madre una casalinga) e cercare di sfondare nel campo dell’arte. Per ben dieci anni, fino al compimento della maggiore età, Angela ha frequentato a Xitta una scuola di danza, la “Crisalide”.

Il fratello, Giuseppe Grigano, è un sacerdote. Tanti i messaggi di vicinanza su Fb: “Dai amica mia, tu sei forte rialzati! Chi ti ama sta pregando per te, dio è con te”. “Forza Guerriera…. TVB”. “Forza Angela sei forte! Ce la puoi fare!”.

“Mi sento mancare… Leggevo di quanto eri felice di questa tua nuova esperienza a Parigi, la laurea, il lavoro… e per me sei sempre la bimba che faceva le linguacce allo specchio della scuola di danza… Viviamo in un mondo di merda dove poche sono le persone come te che lo rendono migliore… forza Angela mia! Andrà tutto bene”, scrive Francesca Marino.