Dura nota dei consiglieri comunali dell’Udc Italia a Sommatino, Ugo Capostagno e Lea Licata, che raccontano come l’elezione di ieri sera a Presidente del Consiglio Comunale del Candidato Sindaco che ha perso le elezioni del 2017, dott. Giuseppe Cigna, che ricopriva il ruolo di consigliere comunale in quanto sindaco perdente elezioni, sia l’epilogo di una disastrosa gestione amministrativa che ha portato i Consiglieri di maggioranza a fuggire dall’Amministrazione del Sindaco Carbone, a dimettersi o essere all’opposizione. Ormai della lista civica che ha vinto le elezioni, il “Paese che sarà”, non resta più alcuna traccia, nemmeno in Consiglio Comunale, rappresentato solo dagli ultimi due consiglieri del PD legati al Sindaco.
“Riteniamo che il Progetto del “Paese che Sarà” sia fallito già da tempo – ha dichiarato in consiglio comunale ieri la Consigliera Lea Licata – i colleghi di Diventerà Bellissima, candidati come noi nella lista civica del “Paese che Sarà”, sono oggi opposizione di questa amministrazione. Ma ricordiamo che contestualmente si erano nel frattempo dimessi altri tre Consiglieri Comunali dell’ormai ex lista civica, importanti figure che ricoprivano il ruolo di Presidente del Consiglio, Capogruppo e Vicecapogruppo della stessa lista civica in Consiglio Comunale. Insomma, tutti coloro che sostenevano il Sindaco Carbone sono fuggiti”.
“Finalmente dopo più di un anno e mezzo a Sommatino torna ad esserci un Presidente del Consiglio Comunale eletto a cui vanno i nostri auguri di buon lavoro – trasmette il Capogruppo dell’Udc Ugo Capostagno – Le modalità in cui è avvenuta questa elezione, però, non ci sono piaciute affatto, dato che è stato eletto con soli 6 voti su 12 e con l’appoggio di PD e Lega, scegliendo quindi l’appoggio dell’attuale amministrazione comunale del PD contro la quale si è battuto per 4 anni, con diversi ricorsi al Tar e atti pubblici, e non proseguendo un progetto di unione del Centrodestra a Sommatino, dato che sia noi dell’Udc che Diventerà Bellissima non siamo stati coinvolti in questa scelta. Speriamo di non dover assistere ad un Carbone-ter, ovvero la terza amministrazione diversa in 4 anni, anche perché l’unione tra Lega e PD sarebbe molto difficile da spiegare, un accordo che andrebbe contro ogni logica politica e violenterebbe il senso delle istituzioni. Il nostro Sindaco è ancora legato al “Paese che Sarà”, ma di questo non ce n’è più traccia nemmeno in quel Consiglio Comunale che più volte è stato calpestato ed ignorato da questa Amministrazione, se non nei due consiglieri del PD di cui lo stesso Sindaco è rappresentante politico. Ieri si è forse toccato il punto più basso mai raggiunto dalla Politica Sommatinese, con una scelta che salva l’amministrazione dall’interruzione anticipata ma che di certo non la salva dal totale fallimento. Il nostro invito è di rassegnare subito le dimissioni, Sommatino non merita questo, non merita il solo attaccamento alla Poltrona, e noi lo abbiamo dimostrato mesi fa ritirando la nostra delegazione politica dall’Amministrazione. Abbiamo lasciato l’Assessorato ai Lavori Pubblici, forse il più importante, ruolo ricoperto egregiamente dal nostro Stefano Licata e che da allora risulta ancora non ricoperto da nessuno. Anzi, nel frattempo l’Amministrazione è rimasta più di un mese e mezzo senza alcun Assessore incaricato, perché il Sindaco ha azzerato la Giunta al buio, per poi presentare nuovamente, dopo un mese e mezzo, gli stessi Assessori, ai quali ancora oggi non risulta data loro alcuna delega assessoriale. Ditemi voi se questo non è un totale Fallimento Politico”.