Disabili psichici tenuti in stanze sporche: isolati dal resto del mondo, senza alcuna possibilita’ di contattare i familiari e costretti al digiuno. Uno di loro sarebbe stato persino legato al letto con una catena per evitare che potesse allontanarsi. Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha deciso il rinvio a giudizio degli otto imputati dell’inchiesta “Catene spezzate”, che nel 2015 fece scattare alcune misure cautelari.

A processo (prima udienza fissata per l’8 settembre davanti al giudice Giuseppe Miceli) finiscono alcuni responsabili e operatori di quella che fu ribattezzata come la “comunita’ degli orrori”