La tratta ferroviaria Caltanissetta-Canicattì, una delle prime in Italia, fu inaugurata il 24 settembre 1876. La stazione di Canicattì era, pertanto, l’ultima nel profondo sud. I cartelli ferroviari portavano iscrizioni di questo tipo: Milano C. – Bologna C. – Firenze – Roma Tiburtina – Napoli C. – Canicattì. Da una mera indicazione di punto di partenza e punto di arrivo si passò man mano, nell’immaginario collettivo, ad una indicazione di un nord sede della civiltà e un sud da esplorare e civilizzare. Canicattì – suo malgrado – divenne toponimo di una località forse inesistente o, se reale, collocata oltre le colonne d’Ercole, misteriosa e irraggiungibile. In una parola un luogo di fantasia ove “spedire” metaforicamente le persone meno gradite o meritevoli di punizione.
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