“I dati della relazione di Antigone sulle carceri ci danno l’idea della incapacità dello Stato di applicare la Costituzione nei confronti delle persone che hanno perduto la libertà. Un aumento dei detenuti rispetto al 2020 e al 2022, oltre 1300 in più, 54.604 contro i 53.364 del 2020. Un forte aumento di suicidi e atti di autolesionismo. Diminuiscono i nuovi ingressi e aumentano i casi di recidiva”. A dirlo è Pino Apprendi dell’osservatorio carceri di Antigone e copresidente del Comitato Esistono i diritti, che lunedì visiterà il carcere Bicocca di Catania.

“Il dato dei suicidi in carcere in Sicilia è il più alto d’Italia, 5 casi in 4 mesi, con una popolazione carceraria di circa 5.300 detenuti e 16 casi nel resto d’Italia con i rimanenti 49.000 detenuti – aggiunge -. Qualcosa non funziona. Ci sono responsabilità o è solo un caso? Grazie al nostro intervento, la Regione siciliana ha approvato le linee guida per la prevenzione al suicidio in carcere, vengono applicati i protocolli? Devono essere riaggiornati?”, conclude.