Ben 670 milioni di euro. A tanto ammontano le somme di cui, nel prossimo triennio, la Regione potrà beneficiare e che sono state “conquistate” dopo un complesso confronto con Roma. “Un lavoro davvero pesante – dice l’assessore all’Economia Gaetano Armao – ma ci siamo riusciti”.
Dopo un confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, la Sicilia riesce a far valere significative cifre che faranno respirare la Sicilia. “A seguito di un serrato confronto col MEF e di un analitico e puntuale approfondimento svolto dagli uffici dei Dipartimenti Finanze e ragioneria generale – bilancio dell’Assessorato sono emerse significative risultanze finanziarie, successive alla approvazione dei documenti finanziari in Giunta ed alla conseguente presentazione all’Assemblea degli stessi. A tale approfondimento ha giovato anche la proficua analisi esposta nel parere dei Revisori dei conti”. Lo spiega l’assessore Armao in una nota. Si tratta di risultanze finanziarie che consentono di reintegrare la piena utilizzabilità di stanziamenti di bilancio strategici senza, quindi, provvedere ad alcun congelamento tecnico delle risorse come paventato all’Ars in sede di discussione della Finanziaria 2022.
La prima novità riguarda il conguaglio dell’IVA 2020. Roma ha comunicato una minore riduzione della previsione in bilancio sulle entrate dell’IVA relativa al 2022 che passa da 2 miliardi a 2,2 miliardi. ” Ne discende – evidenzia Armao – che la nuova previsione sul 2022 determini un ribaltamento integrativo anche delle previsioni sul 2023 e 2024 di pari importo (€ 200 milioni di euro)”.
L’altra buona notizia riguarda l’Ires
Come fa sapere Armao, il 2 maggio, è stata incrementata la previsione in entrata dell’Ires di 70 milioni nella considerazione che l’andamento medio dell’ultimo triennio si è attestato a circa 490 milioni. L’aggiornamento di una prima previsione è per il 2022 di 350 milioni che è stata integrata fino a 420 milioni rendendo la previsione più strettamente correlata all’andamento del tributo del triennio precedente e non rinvenendosi più elementi conducenti per una contrazione della previsione.
“La giunta regionale – dice ancora Armao – ha quindi presentato alcuni emendamenti alla Finanziaria di cui uno relativo all’esercizio 2022 dell’importo complessivo di 220 milioni che determinerà lo sblocco integrale di spesa relativa al Fondo per la disabilità, e per quanto concerne i Teatri e di buona parte di quello relativo ai contributi di parte corrente in favore dei Comuni e dei liberi consorzi ed uno che consentirà di sbloccare, per gli esercizi 2023-24, quota parte della spesa per fondo della disabilità e ripristinare la triennalità in favore per i Teatri e per i Comuni e dei liberi consorzi, offrendo prospettive finanziarie prima non rinvenibili e che sostanzialmente segnano un significativo passo avanti”.