“Ce la stiamo mettendo tutta”. Così, secondo quanto si apprende, il premier Giorgia Meloni, appena arrivata a Lampedusa con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si è rivolta a un gruppo di isolani in merito all’emergenza migranti.
“Stiamo lavorando, qui con me c’è Ursula Von der Leyen. Le istituzioni oggi sono qui anche per voi. Come al solito ci metto la faccia sulle cose”, ha sottolineato ai lampedusani che stavano manifestando sull’isola per l’emergenza immigrazione. Meloni è scesa dal corteo presidenziale che si stava recando all’hotspot e ha avuto un colloquio con i manifestanti. Con lei anche la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Prima di andare via il premier ha chiesto ai cittadini di mandarle una lettera con le loro richieste. I manifestanti hanno ringraziato Meloni e hanno quindi consentito al corteo di auto di raggiungere l’hotspot.
Meloni e Von der Leyen, accompagnati dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson, sono state accolte dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e dal prefetto di Agrigento, Filippo Romano, e hanno visitato l’hotspot dell’isola. A seguire si sono recate al Molo Favaloro. Le due leader si sono soffermate per alcuni minuti davanti al cosiddetto “cimitero di barchini”, le piccole imbarcazioni usate dai migranti che poi vengono abbandonate, a decine, davanti alla battigia.
“Se qualcuno pensa che si possa risolvere una crisi globale come questa chiudendola entro i confini italiani prenderebbe un abbaglio. Se non lavoriamo inseme per il contrasto delle partenze illegali i numeri di questo fenomeno, prima gli stati di frontiera e poi tutti gli altri, ci travolgeranno. Quindi va affrontato da tutti. E la presenza oggi qui di Ursula Von der Leyen è un segnale di questa consapevolezza”, ha detto Meloni nel corso della conferenza stampa con Von der Leyen al termine della visita a Lampedusa.
Il presidente del Consiglio ha poi ricordato le proposte del Governo italiano: “Accordi strutturali con Paesi del Nord Africa per fermare le partenze illegali, una lotta più incisiva per fermare i trafficanti anche uniformando le legislazioni dei Paesi conivolti, e abbiamo organizzato la Conferenza su sviluppo e migrazioni anche per lavorare su questo fronte. E poi serve una efficace missione europea navale per contrastare gli scafisti e le partenze irregolari e strumenti più efficaci di rimpatrio dei migranti illegali che vengono messi in campo dall’Ue e non dai singoli stati nazionali”.
“Continuo a sostenere che di fronte ai flussi che l’Italia affronta e che sta affrontando la Ue non risolveremo il problema parlando di redistribuzione: la soluzione è esterna, fermando le partenze illegali”, ha aggiunto Meloni. “Credo anche, e ne parleremo in settimana, che un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite sia assolutamente necessario”, ha detto il premier.
“Qui è un gioco il futuro dell’Europa, e dipende dalla capacità dell’Europa di affrontare grandi sfide – ha sottolineato Meloni -. L’immigrazione illegale è una di queste sfide epocali. Ho trovato in Von der Leyen un approccio collaborativo e questo è molto importante”.
“Per me è molto importante essere a Lampedusa oggi. Sono qui per offrire una risposta coordinata da parte delle autorità italiane ed europee”, ha detto Von der Leyen, che ha aggiunto: “Oggi abbiamo incontrato l’incredibile cittadinanza di Lampedusa, abbiamo parlato con il personale della Croce Rossa Italiana, con i rappresentanti delle forze dell’ordine. In questi giorni drammatici la comunità locale ha fatto il massimo per dare sostegno a uomini, donne e bambini. Una solidarietà che scalda il cuore”. La presidente della Commissione ha anche lanciato un piano in 10 punti per “azioni immediate” sull’emergenza