Il comune di Camastra continua a dire no alla cessione delle reti e quindi del servizio idrico ad Aica. Un no ribadito anche nel corso di una riunione che si è svolta lunedì in Prefettura che doveva servire per la formalizzare la nomina del commissario ad acta Mario Cassarà, individuato dalla Regione per seguire l’iter. “Un incontro – dice il sindaco Dario Gaglio- finalizzato semplicemente all’illustrazione dell’iter relativo alla consegna delle reti ad Aica che si è però rivelato l’ennesima opportunità di rappresentare alle Autorità presenti le ragioni del mio rifiuto a cedere le reti e della mia battaglia legale innanzi al Tar ed alle competenti sedi Ati Nel 2019- aggiunge Gaglio- Ati ha negato al comune di Camastra il riconoscimento della sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge per il mantenimento della gestione integrata del servizio idrico sulla base di due elementi: la presenza di un depuratore dichiarato non conforme dal 2014 e l’assenza di una sorgente ricadente in un’area protetta da vincoli paesaggistici. Sin dal momento del mio insediamento-continua il sindaco – ancor prima con la costituzione del primo comitato per l’acqua, mi sono adoperato concretamente per la risoluzione del problema. Il depuratore è stato rimesso a norma dopo pochi giorni dalla mia elezione e la battaglia legale innanzi al Tar intrapresa dalla Commissione Prefettizia è stata portava avanti con l’aggiunta di nuova documentazione a supporto del ricorso. Gli accertamenti tecnici da me richiesti a specialisti del settore altamente qualificati hanno permesso di accertare la presenza sul territorio di sorgenti ricadenti in una aree interessate da vincoli. Questa circostanza ci ha finalmente posto nella posizione di poter avanzare sia un’istanza per la sospensione della nomina del nuovo commissario ad acta che di formulare una nuova richiesta ad Ati per il riconoscimento della sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge per il mantenimento della gestione integrata del servizio idrico. . Gli insistenti tentativi da parte di taluni – conclude Dario Gaglio- di divulgare false notizie sull’argomento al solo ed unico fine di screditare il mio operato schierato a favore del mantenimento dell’attuale gestione del servizio idrico – dimostrano semplicemente come anche la “questione acqua” sia trattata da alcuni solo come un mezzo per fare politica. Fiducioso che gli sforzi compiuti diano i frutti sperati rinnovo l’invito ad affrontare il tema della gestione del servizio idrico senza distinzione di colore politico, ad unirci nell’affrontare fianco a fianco questa difficilissima sfida”.