È di Canicattì il nuovo responsabile del Nucleo Arruolamento e Attività promozionali (N.A.A. Pro) per la provincia di Agrigento del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana.
Vincenzo Racalbuto, classe 1966, attuale Direttore Generale della Banca San Francesco di Canicattì, volontario della Croce Rossa Italiana ed ufficiale del Corpo Militare Volontario CRI, nominato il 13 aprile 2022, Sottotenente Commissario con Decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è il nuovo responsabile del Nucleo Arruolamento e Attività promozionali (N.A.A. Pro) per la provincia di Agrigento.
Il provvedimento è stato firmato a Roma l’8 febbraio 2024 dal Maggior Generale Gabriele Lupini, quale Ispettore Nazionale del Corpo Militare CRI, su proposta del Comandante Gaetano Ricontati, quest’ultimo a capo del Centro di Mobilitazione Sicilia.

“I N.A.A. Pro hanno il compito di svolgere una capillare azione promozionale diretta a far conoscere il Corpo e le sue finalità; incrementare gli arruolamenti, curarne l’istruttoria con il competente Centro di Mobilitazione, costituire un punto d’incontro e di coesione tra il personale militare CRI, nonchè di svolgere, su incarico del Centro di Mobilitazione, attività addestrativa ed operativa nel quadro delle direttive del vertice del Corpo e in supporto alle Forze Armate. Per il coordinamento delle attività su tutto il territorio nazionale, i N.A.A.Pro rivestono un’importanza fondamentale per il funzionamento e lo sviluppo generale dell’intera Componente”.
Il Corpo Militare della Cri viene istituito nel 1866 su disposizione del Ministero della Guerra. L’assoggettamento alla disciplina militare, l’adozione dell’uniforme e l’attribuzione dei gradi del Regio Esercito sono stati gli elementi connotativi del Corpo che, più di 150 anni fa, esordiva nella III Guerra d’Indipendenza a Custoza e Lissa alle dipendenze del 5° corpo d’Armata. Ancora oggi i militari CRI operano in contesti di guerra e di pace, in Italia e all’estero, e sono chiamati a fronteggiare le principali emergenze nazionali, come ad esempio la più recente da Covid-19, ed ancora concorrendo col Genio guastatori dell’Esercito alle attività di disinnesco degli ordigni bellici (DOB).