La drammatica siccita’ in Sicilia all’esame stamane della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularita’. “Ad oggi abbiamo due grosse criticita’ – ha detto Salvatore Castrovinci, presidente di Siciliacque Spa, nel corso della sua audizione – l’invaso Ancipa e l’invaso Fanaco”. Il primo, nella citta’ di Troina, serve le province di Caltanissetta ed Enna: in assenza di consistenti piogge, ha spiegato, “potra’ garantire una fornitura d’acqua fino a settembre-ottobre 2024″. “Piu’ grave” la situazione nell’invaso Fanaco, tra le province di Agrigento e Palermo, che serve quelle di Agrigento e Trapani. Castrovinci ha parlato di “situazione drammatica”, perche’ la fornitura di acqua “potrebbe fermarsi il 31 luglio. Ci troviamo in grandissima difficolta’. L’Osservatorio degli utilizzi idrici, ha proseguito, “attribuiva alla Sicilia uno stato di severita’ idrica molto alta e sono state messe in campo delle misure grazie all’ordinanza della Protezione civile che ha indicato Siciliacque soggetto attuatore per tredici interventi”. Ad oggi tra le azioni messe in atto la compensazione di sistema di sovrambito, spostando le risorse dalle zone di maggiore capacita’ a quelle che mostravano un deficit sin da ottobre scorso, trivellazione di nuovi pozzi, nuove centrali di pompaggio, quattro bypass; perforzazioni e interventi sul potabilizzatore Blufi. Attivate azioni anche con l’utilizzo di risorse Pnrr e Fsc. Mercoledi’ prossimo sara’ sentito l’Ad di Siciliacque, Giuseppe Alesso, oggi assente.