Il gip del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha disposto l’imputazione coatta nei confronti di un uomo originario di Grotte per il reato di appropriazione indebita. Il giudice, nonostante le due richieste di archiviazione avanzate dalla procura, ha accolto la richiesta dell’avvocato Sergio Baldacchino che si era opposto. L’uomo, dunque, finirà a processo. La vicenda scaturisce dalla denuncia dell’ex compagna. La coppia, fidanzata da anni, aveva deciso di sposarsi e di andare a vivere insieme.

A questo punto la ragazza comprava a proprie spese diversi arredi che lasciava nella futura casa coniugale. I due, però, si lasciano e la donna tenta di rientrare in possesso delle cose comprate pur non riuscendoci. Secondo la ricostruzione, infatti, l’uomo si sarebbe appropriato di tutti i beni. La procura aveva chiesto per ben due volte l’archiviazione del caso, sostenendo la tardività della denuncia e che comunque si trattasse di una questione prettamente civilistica. Il giudice, accogliendo invece l’opposizione della persona offesa, ha disposto l’imputazione coatta dell’agrigentino.