Provvedimento convalidato e misura cautelare degli arresti domiciliari. Lo ha disposto il gip del tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino, nei confronti del ventitreenne finito in manette lo scorso venerdì dopo essere stato trovato in possesso di una pistola, delle relative munizioni e di droga. Il giovane, difeso dall’avvocato Fabio Inglima Modica, era tornato in libertà dopo essere stato coinvolto in un’inchiesta relativa ad una estorsione a Raffadali.

Il ventitreenne, secondo quanto ricostruito, sarebbe intervenuto lo scorso weekend in soccorso del fratello a margine di una lite. Per spaventare i rivali avrebbe anche portato la pistola venendo però immortalato dalle telecamere. Gli agenti di polizia, poco dopo, hanno effettuato una perquisizione domiciliare trovando l’arma, le munizioni e anche della droga. L’indagato, durante l’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere.