Nessun allenatore o presidente sembra essere contento di iniziare il campionato a calciomercato ancora in corso. Da qui, le mosse di Serie A e FIGC, che stanno spingendo sulla necessità di chiudere le trattative di mercato prima della partenza dei campionati nazionali.
La presa di posizione della Serie A
A parlare di ciò è stato, negli scorsi giorni, l’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo, che ha rivelato come un tentativo per evitare che le prime giornate di campionato si svolgessero a calciomercato in corso sia già stato effettuato quest’anno, con esiti tuttavia scarsi: non è infatti stato possibile trovare un’intesa che potesse accontentare tutte le parti in causa.
La “colpa” – se così si può dire – sembra essere attribuibile alla Liga Spagnola, che è stata piuttosto categorica in senso contrario, impedendo che si potesse trovare un accordo. Da qui, la necessità di accettare di arrivare fino al 30 agosto per la chiusura del mercato.
La FIGC fa eco: rinviare l’inizio dei campionati a mercato chiuso si può
Simile la posizione della Federazione, che ha già espresso la propria contrarietà al fatto che le prime giornate di campionato si giochino a mercato aperto. Ma quali sono le soluzioni proposte?
L’unica strada concreta per anticipare la chiusura della campagna trasferimenti è evidentemente quella di far diventare maggioritaria la posizione della Federazione italiana all’interno della UEFA. In caso contrario, infatti, i club italiani dovrebbero adottare in modo unilaterale questa posizione, con ciò che ne deriva sui rischi di penalizzazione effettiva delle società, che finirebbero con l’essere tagliate fuori dalle trattative per qualche settimana.
Ecco dunque che il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha già anticipato che nei prossimi mesi ci saranno delle riunioni in UEFA in cui si parlerà anche di questo tema, con l’Italia che cercherà di coinvolgere le altre federazioni a intraprendere un percorso condiviso che possa dare stabilità alla partenza delle competizioni sportive.
Giocare a calciomercato in corso: quali implicazioni?
In attesa di comprendere se le prossime finestre estive siano le prime a realizzarsi a match ancora in programma, ci si può ben domandare quali siano le implicazioni concrete di giocare a calciomercato in corso.
Un primo riflesso è evidentemente quello per le squadre. Sebbene professionisti, i giocatori possono infatti essere distratti dalle voci di mercato che li riguardano, influenzando così le proprie prestazioni. Gli allenatori si trovano inoltre a dovere gestire giocatori che sanno di essere in partenza o in arrivo, con le formazioni che finiscono evidentemente per cambiare significativamente da una partita all’altra a causa di acquisti o cessioni.
Qualche difficoltà sembra esserci anche per le società. Le prestazioni durante queste partite potrebbero inoltre influenzare il valore di mercato dei giocatori, dovendo così rivedere le strategie di acquisto o vendita in base proprio alle performance più recenti. Come intuibile, inoltre, gli infortuni durante queste partite potrebbero forzare movimenti di mercato non pianificati.
A ciò si aggiunga anche l’effetto sulle tifoserie: la gestione delle comunicazioni in epoca di calciomercato diventa cruciale, soprattutto nel caso in cui i giocatori chiave siano coinvolti attivamente in trattative di mercato.
Gli effetti di questa condizione non sono certamente finiti qui. Si pensi, per esempio, all’ampia platea di scommettitori che prende posizione sui nuovi siti scommesse AAMS: la volatilità delle rose rende infatti più difficile stimare le prestazioni delle squadre e, per i bookmaker, tutto ciò significa anche la disponibilità di quote meno accurate proprio a causa dell’incertezza sulle formazioni.
Di contro, è pur vero che scommettitori ben informati potrebbero sfruttare le notizie di mercato per individuare maggiore valore nelle quote e che voci di mercato non ancora riflesse nelle quote potrebbero offrire maggiori opportunità di scommessa, rendendo così ancora più cruciale l’analisi delle ultime notizie di mercato.