La pace è un valore universale in grado di superare qualunque barriera sociale o religiosa. Essa non è solo il risultato di accordi tra persone potenti come molti pensano; dipende esclusivamente dal comportamento e dalle scelte degli individui.
Per questo è necessario coltivare una cultura della pace. Occorre,quindi, lavorare molto per creare condizioni di giustizia che
abbiano alla base il rispetto per la vita, la libertà, la solidarietà; che abbiano come fondamento Dio perché è Lui la sorgente di tutti i valori: quelli che noi chiamiamo valori umani hanno una radice religiosa.
Fra alcuni anni molti di noi diventeranno uomini o donne ed allora toccherà noi costruire e difendere la pace.
E’ non facile far pace dopo un litigio, quando si è bambini, ma è più difficile quando si è adulti perché s’incorre nell’errore di far prevalere la rivalità sulla conciliazione.
Quest’atteggiamento si manifesta spesso nelle abitudini quotidiane, per cui non solo non si trova pace, ma sembra quasi che questa non sia neanche cercata. La pace o far pace deve essere il nostro stimolo ad agire; è necessario l’impegno di tutti perché un valore strano si traduca in un gesto concreto.
La pace diventa una conquista per costruire un mondo
migliore.
La pace potrebbe essere l’invito o la mano tesa verso una persona con la quale abbiamo litigato; un modo per manifestare una buona intenzione, un perdonarsi reciproco con ricominciare.

Articolo scritto dall’ins. Teresa Brancato