Troppi attentati intimidatori, amministratori pubblici minacciati da balordi perché fanno il loro dovere, a cui va sempre la nostra piena solidarietà.

Sono ancora impresse nei ricordi della gente le lotte intestine tra le consorterie mafiose operanti nell’agrigentino dove le stragi e gli omicidi eccellenti fecero scalpore in tutto il mondo per la loro spietatezza e platealità, che impedì per anni un clima sereno a favore della gente perbene.

Per ripristinare l’ordine e la sicurezza pubblica in tutta la provincia di Agrigento, oltre agli ottimi investigatori che seppero individuare ed arrestare gli autori di quei efferati crimini, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza incrementò la Questura di Agrigento, nel suo complesso, di ben 100 uomini, un potenziamento, oggi, impraticabile.

Il Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti ha più volte richiesto, al Sig. Capo della Polizia e al Ministro dell’Interno, un ripianamento della forza organica presente negli Uffici di Polizia, immaginando un potenziamento nei cinque presidi di Polizia, Licata,Palma di Montechiaro, Canicattì,Porto Empedocle e Sciacca, un aumento che consentirebbe al personale una vita personale confacente .

I segnali preoccupanti profusi dalla criminalità stanno allarmando la società civile e questo senso di insicurezza non va bene in una città che è in procinto di diventare la capitale della cultura Italiana e quindi culla di un notevole patrimonio intellettuale che è l’esatto contrario della rozza barbarie di cui sono capaci i criminali spesso avvolti dall’analfabetismo e della subcultura che li differenzia dalla maggioranza dei cittadini.

Negli anni abbiamo subito, a causa della cd. spending review, un notevole decremento della forza organica in tutte le Questure d’Italia, e nella Provincia di Agrigento in modo particolare, tutto ciò aggravato da un’età media del personale molto alta e dai numerosi pensionamenti, con un turnover, malgrado i numerosi concorsi avviati dall’attuale governo, a tutt’oggi nettamente insufficiente.

La gente deve avere solo una certezza che i tutori dell’ordine faranno il loro dovere fino in fondo per garantire sicurezza e serenità.

IL SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE ANTONINO ALLETTO