Il gip del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha rigettato la richiesta di archiviazione della procura disponendo l’imputazione coatta nei confronti di un 32enne di Grotte per il reato di calunnia nei confronti di una praticante avvocato.

L’imputato negli scorsi anni denunciò ai carabinieri tre presunti spacciatori, indicando anche il nominativo della giovane professionista che subì anche una perquisizione. Accuse rivelatesi poi infondate. L’uomo, negli anni seguenti, avrebbe poi cominciato a perseguitare l’avvocato. Per questi fatti è stato condannato ad un anno e nove mesi. Adesso un nuovo processo questa volta per il reato di calunnia.