A Canicattì, la tradizionale Fiera del Rosario, appuntamento tanto atteso da residenti e visitatori, quest’anno non si terrà come previsto. Le bancarelle non sono state montate e l’area food, solitamente vivace e affollata, è rimasta vuota. Il motivo? Lo spostamento improvviso dell’evento, che ha suscitato proteste tra i commercianti.

La fiera, che solitamente si svolgeva in via Carlo Alberto, è stata trasferita senza preavviso nell’area artigianale della città, una decisione che ha sollevato diverse critiche. Gli ambulanti, provenienti da diverse parti della Sicilia e anche da regioni come Calabria, Bari e Palermo, hanno organizzato un sit-in di protesta, autorizzato dalla Questura, per esprimere il loro dissenso.

Domenico Danisi, presidente della CIDEC (Confederazione Italiana degli Esercenti Commercianti), ha spiegato le ragioni del malcontento: “Quando si sposta un sito come questo, servono linee guida per la sicurezza, come previsto dalla legge. Nell’area artigianale non ci sono misure adeguate: si tratta di una zona destinata a un altro uso, classificata addirittura come sito idrogeologico pericoloso”.

Particolarmente critica è la situazione dell’area food, che necessita di attrezzature specifiche per garantire la sicurezza, soprattutto in presenza di bombole del gas. “Non ci sono bocchettoni per i pompieri in caso di incendio, né vie di fuga o una rete elettrotecnica sicura, indispensabili quando si tratta di lavorare con alimenti”, ha continuato Danisi.

Il presidente della CIDEC ha sottolineato come i commercianti non fossero contrari a un eventuale spostamento, ma che l’amministrazione avrebbe dovuto consultare preventivamente i sindacati. “Almeno 50 giorni prima si sarebbe dovuto aprire un tavolo tecnico tra il Comune e i rappresentanti degli operatori, ma questo non è avvenuto. L’abbiamo saputo solo tramite voci di popolo. Il sindaco non ha mai ricevuto nessuno, e soltanto otto giorni fa ha firmato lo spostamento”, ha denunciato Danisi.

Nonostante alcuni avvertimenti ricevuti sulla possibilità di essere arrestati per la protesta, gli ambulanti si sono organizzati in maniera pacifica e nel pieno rispetto della legge. “Siamo autorizzati dalla Digos, e quando si lotta per il lavoro non si può essere arrestati”, ha aggiunto il presidente della CIDEC.

Il sit-in continuerà fino a domenica, con la speranza che il sindaco di Canicattì decida di incontrare i rappresentanti dei commercianti.