La Cisl Sicilia lancia una campagna informativa che coinvolgerà tutta la regione: nei luoghi di lavoro e nei territori si terranno più di 100 assemblee per far conoscere i risultati ottenuti dal sindacato a livello nazionale nella Manovra di bilancio e per illustrare i miglioramenti che il sindacato propone. “La legge di Bilancio, come sottolineato dal segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra -afferma Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Sicilia – contiene diversi interventi in linea con le rivendicazioni avanzate dal nostro sindacato nei mesi scorsi, rispetto a diverse urgenze dei lavoratori, delle famiglie e del sistema socio – economico. Con le assemblee vogliamo diffondere, valorizzare e difendere le conquiste che abbiamo ottenuto nella manovra e presentare le nostre proposte per migliorare questi risultati”. Per la Cisl sono provvedimenti positivi: la continuità strutturale dell’accorpamento delle aliquote Irpef, pari a 4,8 miliardi, la defiscalizzazione e della decontribuzione-defiscalizzazione sul lato lavoro del cuneo fino a 40 mila euro, l’aumento degli stanziamenti per il Fondo Sanitario Nazionale, la valorizzazione della contrattazione decentrata con la detassazione dei salari legati alla produttività e il rafforzamento dei fringe benefit a favore dei lavoratori. “Rispondono alle nostre istanze – sottolinea La Piana – il ripristino dell’indicizzazione delle pensioni, lo stanziamento di risorse per i contratti pubblici 2025-2027, il rifinanziamento dell’Ape sociale, la proroga di quota 103 e di Opzione donna, la conferma degli incentivi per le assunzioni al Sud, gli interventi a sostegno alla famiglia e alla natalità, con misure quali il bonus asili nido, rafforzati con esclusione da Isee dell’assegno unico, il rafforzamento dei congedi parentali”. Per la Cisl “è un dato di fatto che le nostre priorità sono diventate risultati che ora dobbiamo difendere nell’iter parlamentare”. “Ci sono alcuni aspetti da modificare, come il taglio strutturale degli organici nella scuola ed il blocco parziale del turnover nella PA, nell’Università e nella Ricerca a cui noi ci opponiamo – afferma La Piana -e ci impegneremo affinché si apportino i miglioramenti che chiediamo, quali quelli sulle pensioni minime e sulla non autosufficienza, sul rafforzamento degli sgravi per le fasce medie di reddito, elevando ulteriormente la soglia di decalage fino ai 60 mila euro e abbassando le aliquote del secondo scaglione Irpef. Riteniamo necessario far ripartire il confronto sulla riforma della previdenza per nuove flessibilità pensionistiche e sostegno ai giovani e donne. Ed è indispensabile accelerare la messa a terra dei progetti Pnrr e varare una nuova politica industriale capace di rilanciare produttività, competitività, innovazione, ripristinando le risorse per il fondo automotive”.