𝐈 𝐒𝐄𝐑𝐕𝐈𝐙𝐈 𝐍𝐎𝐍 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐎𝐍𝐎, 𝐋𝐄 𝐈𝐒𝐓𝐈𝐓𝐔𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐍𝐎𝐍 𝐏𝐀𝐑𝐋𝐀𝐍𝐎, 𝐓𝐀𝐍𝐓𝐎 𝐁𝐀𝐂𝐂𝐀𝐍𝐎 𝐒𝐔 𝐅𝐀𝐂𝐄𝐁𝐎𝐎𝐊. 𝐙𝐄𝐑𝐎 𝐑𝐈𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐈 𝐂𝐈𝐓𝐓𝐀𝐃𝐈𝐍𝐈.
La vicenda che si sta consumando in questi giorni è decisamente una pagina 𝐍𝐄𝐑𝐀 nella storia della nostra comunità.
È necessario riprenderla punto per punto.
In data 15.11 il nostro consigliere Antonio Pitruzzella, insieme a tutti gli altri consiglieri di opposizione, ha presentato un’interrogazione al Sindaco, per avere chiarimenti sulla riattivazione del servizio di trasporto dei cittadini disabili presso il Centro Amico di Ravanusa.
Pochi giorni dopo, il Sindaco Terrana rispondeva con una nota in cui era scritto: “𝐼𝑛 𝑟𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑖 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.”
La “relazione” (ci vuole coraggio a chiamarla così) consisteva in un rigo e mezzo, a firma del responsabile dei servizi sociali: “𝑆𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑖 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙’𝑒𝑟𝑜𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎𝑠𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑜𝑏𝑏𝑙𝑖𝑔𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒”.
Tralasciando ogni considerazione sulla correttezza grammaticale della frase, la cosa più evidente è che alla nostra domanda non è stata data alcuna risposta.
Sappiamo benissimo che il servizio non è classificato tra quelli obbligatori, ma, 𝐧𝐞𝐢 𝐝𝐨𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚 𝐏𝐃 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐞𝐫𝐨𝐠𝐚𝐭𝐨, con la sola esclusione del periodo legato alla pandemia COVID-19, cosa che certamente è ricordata sia dal Sindaco, che ha guidato un partito che ha amministrato con noi per 10 anni, sia da Consiglieri Comunali della attuale maggioranza che hanno ricoperto il ruolo di Assessore ai servizi sociali durante l’amministrazione Picone.
In ogni caso, avevamo chiesto come mai non era stato ancora attivato, non se fosse o meno obbligatorio.
Dal momento che, palesemente, il Sindaco non voleva dare spiegazioni sul mancato avvio del servizio, dopo sei mesi di amministrazione, abbiamo chiesto di discutere il tema nel Consiglio Comunale del 29 novembre.
𝐋𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐡𝐚 𝐯𝐨𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞, usando come scusa il fatto che il Sindaco non fosse presente, per questioni personali.
Massimo rispetto alle vicende personali del Sindaco, ma una amministrazione non si riduce all’uomo solo al comando, ci sono ben cinque componenti di giunta, uno dei quali Vicesindaco, e uno svolge il ruolo di Assessore al ramo.
Perché la maggioranza non ha voluto farli parlare? Perché non hanno voluto affrontare il tema nei luoghi istituzionali, cioè in Consiglio Comunale? Sarebbe stata anche una forma di rispetto per i familiari delle persone con disabilità coinvolte che erano presenti tra il pubblico.
Invece zero rispetto per l’opposizione che ha, come suo dovere, e con il massimo rispetto istituzionale, chiesto chiarimenti su un tema importante, zero rispetto per le famiglie delle persone con disabilità e zero rispetto per i cittadini.
Dopo il silenzio vergognoso in Consiglio Comunale, dal giorno successivo è partita una improvvisa parlantina e loquacità su Facebook da parte di tutti i soggetti che non hanno detto una sola parola nei luoghi delle istituzioni.
Usando, per l’ennesima volta, toni che probabilmente nelle loro intenzioni vorrebbero essere aggressivi, ma che invece risultano solo mortificanti, hanno fatto sapere ai loro amici di Facebook che “tra qualche giorno” si vedranno risultati e che “non accettano offese”.
Ben venga se, grazie allo stimolo dell’opposizione, il servizio sarà attivato, anche se, come ricorda il funzionario, “𝑙’𝑒𝑟𝑜𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎𝑠𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑜𝑏𝑏𝑙𝑖𝑔𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒”, resta tutta la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, ai quali si risponde in Consiglio Comunale, non tramite post su Facebook. La comunicazione sui social, cari amministratori di maggioranza che state leggendo questo post, deve integrare il lavoro in Consiglio Comunale, non sostituirlo.
𝐍𝐨𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐞 𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐥𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐢𝐫𝐨 𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢, 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐯𝐚𝐭𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐥𝐞𝐯𝐚𝐬𝐬𝐞 𝐥’𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
Se fosse stato così il Sindaco lo avrebbe scritto già nella sua risposta del 22.11. bastava aggiungere un rigo: “il servizio è di prossima attivazione a partire dalla data del…”. Invece silenzio assoluto.
Se davvero stavate già lavorando per risolvere il problema perché non avete approfittato dell’occasione per parlarne serenamente in Consiglio Comunale? Invece niente, anche in questo caso.
Speriamo, in conclusione, che il servizio parta al più presto, e nei prossimi giorni di feste natalizie l’amministrazione non riprenda a fare sfoggio di selfie e baldoria, trascurando i diritti e le esigenze dei cittadini.
Un’ultima cosa sulle “offese” a cui, nei loro post, hanno fatto riferimento in tanti della maggioranza. Nelle nostre richieste non c’è mai stata alcuna offesa a nessuno.
Ricordatevi che non potete considerare una offesa il fatto che Consiglieri di Opposizione facciano il loro dovere e chiedano conto all’amministrazione dei servizi attivi e non attivi. Nè potete pensare che sia vietato il diritto di critica, chi amministra 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨.
𝐋’𝐨𝐟𝐟𝐞𝐬𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐬𝐢 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐢 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐡𝐢 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢. E i temi si possono affrontare, se si vuole e se si può, anche in assenza del Sindaco.
PD CAMPOBELLO