Al momento del tragico incidente il conducente del Suv che ha travolto e ucciso Antonella Ribisi e i suoi due figlioletti non era sotto effetto di alcol e droga. I risultati dei primi esami eseguiti sul cinquantaquattrenne sono stati diffusi negli scorsi giorni attraverso un comunicato congiunto della procura di Stoccarda e della polizia.

L’uomo, dunque, era lucido e sobrio. Una circostanza che impone ulteriori accertamenti sulla ricostruzione di quanto accaduto nel pomeriggio del 22 ottobre scorso a Esslingen, una cittadina alle porte di Stoccarda. Antonella Ribisi, 39 anni, originaria di Palma di Montechiaro, stava portando i figli Gabriel e Alessio, 3 e 6 anni, nel vicino palazzetto dello sport per gli allenamenti di calcio. Si trovavano sul marciapiede quando un Suv Audi li ha falciati non lasciando loro scampo.

Alla guida, come detto, un 54enne. L’uomo, indagato per omicidio stradale, è stato prima ricoverato per le cure mediche necessarie e poi dimesso. Non ha mai parlato e, allo stato, è ancora libero. Gli inquirenti hanno incaricato un perito per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente e capire come il Suv possa esser uscito fuori strada a quella velocità. Al vaglio anche alcuni semafori che insistono nella zona, forse in quei momenti disattivati. Gli esiti si conosceranno nei prossimi giorni.