Il governo italiano ha deciso di annullare le multe di 100 euro imposte a chi ha violato l’obbligo vaccinale durante la pandemia da Covid-19.
La misura, contenuta nell’ultima bozza del decreto Milleproroghe, prevede l’interruzione definitiva dei procedimenti sanzionatori ancora in corso. Tuttavia, fonti governative hanno smentito l’ipotesi di rimborsi per chi ha già pagato le sanzioni. “Le sanzioni pecuniarie già irrogate sono annullate”, si legge nella bozza. I giudizi pendenti saranno “estinti di diritto” e non ci saranno oneri amministrativi a carico dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà trasmettere l’elenco dei provvedimenti annullati al Ministero della Salute.
Le critiche
La decisione ha suscitato reazioni forti da parte dell’opposizione e di figure pubbliche. Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, ha espresso la sua contrarietà sui social: “Togliere le multe ai no vax non è solo un insulto a milioni di italiani che hanno rispettato le regole ma una grave offesa agli operatori sanitari e a tutte le vittime del Covid. Il governo Meloni, per qualche voto in più, umilia i cittadini perbene e la memoria di chi non c’è più”.
Anche Riccardo Magi, segretario di Più Europa, ha criticato duramente il provvedimento: “Togliere le multe a chi non si è vaccinato è un modo per strizzare l’occhio a complottisti no vax e negazionisti. Così il governo Meloni offende tutte le vittime del Covid e tutti quei medici e infermieri che hanno lavorato notte e giorno senza sosta nei giorni più duri della pandemia”. Magi ha paragonato questa scelta a un condono fiscale, sostenendo che “chi paga le tasse è fesso e chi fa il furbo ha il salvacondotto”.
L’impatto sulla gestione della pandemia
Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha espresso la sua preoccupazione ad Adnkronos per il messaggio che questo provvedimento trasmette: “L’Italia è il paese dei condoni, delle regole – giuste o sbagliate che siano – non seguite e degli evasori legalizzati dallo Stato. Un bel messaggio natalizio con emergenze che bussano alla porta, una epidemia in Congo, l’aviaria e l’influenza che sta per esplodere”.