Il Movimento dei Poliziotti Italiani ama esprimere in piena libertà il proprio pensiero ed essendo un sindacato di Polizia NON etichettabile, né alla destra né alla sinistra,bensì quell’aria sindacale di autentica rappresentanza all’interno del comparto sicurezza indipendente, che valuta i fatti e non le parole, che si batte esclusivamente per migliorare le condizioni di vita lavorativa degli uomini e delle donne della Polizia di stato di ogni ordine a grado.
Esprime un plauso all’attuale governo per due fondamentali scelte operate, che hanno finalmente ridato dignità alle forze dell’ordine, che sono di carattere normativo ed economico, che riconoscerà dal 1 gennaio 2024 ad un Agente la somma di circa 138,00 euro, di 180 per un vice ispettore e di circa 205 per un Vice Commissario, oltre ad essere integrate da alcune indennità specifiche remunerate con una base netta di 50,00 euro.
Altro plauso per lo scongiurato innalzamento dell’età anagrafica di altri due anni per i tutori dell’ordine, fortunatamente avanzata da due isolati sindacati, che fortunatamente rappresentano la minoranza dei sindacati all’interno della contrattazione.
Una preoccupazione devastante in capo alla categoria che, grazie all’intervento del Ministro dell’Interno e dell’intero esecutivo è stata scongiurata, dopo avere accolto la tesi avanzata dalla stragrande maggioranza dei sindacati di Polizia tra i quali la nostra.
Rimangono però ancora alcuni aspetti cogenti per le forze dell’ordine da approfondire e migliorare nella imminente prossima contrattazione relativa al triennio 2025-2027, ricordiamo ai più distratti che quello appena firmato era da anni scaduto, e riguardano le pensioni integrative dei Poliziotti, altrimenti rischiano la povertà appena in quiescenza,la oramai improcrastinabile separazione dei comparti sicurezza e difesa, e la maggiorazione dell’istituto dello straordinario emergente, ponendo un limite individuale al personale, scongiurando in questo modo dei turni di lavoro che sovente sono di oltre 18 ore di servizio continuato el’accumulo di un monte ore in arretrati da retribuire al personale abnorme. .