Un architetto di San Giuseppe Jato è finito in un’inchiesta dopo che ha redatto gli atti progettuali e tecnici e predisposto anche la documentazione per costruire un fabbricato, per conto di un privato, tra Monreale e di San Giuseppe Jato da adibire a magazzino in un vasto fondo agricolo e in parte per civile abitazione.

La procura ha chiesto l’archiviazione dopo un anno di indagini
Il Comune autorizzava la costruzione. Dopo anni dal provvedimento è stato notificato al professionista insieme ad altre soggetti, un avviso di proroga delle indagini emesso dal gip di Palermo per truffa, abuso di ufficio, violazione di norme urbanistiche e falso, in concorso. Dopo la notifica l’architetto assistito dagli avvocati Salvino e Giada Caputo ha chiesto di essere sentito dal magistrato per dimostrare che non ha commesso i reati contestati. Le tesi difensive hanno dimostrato che l’architetto non ha avuto alcun ruolo di natura amministrativa o urbanistica, essendosi limitato soltanto alla predisposizione di atti di natura tecnica. Dopo un anno di indagini la procura ha accolto le argomentazioni dei difensori e ha chiesto l’archiviazione. Richiesta accolta dal gip.

Le parole dei legali
“Dopo quasi 2 anni – hanno affermato gli avvocati Salvino e Giada Caputo – per il tecnico è arrivata la parola fine di una vicenda spiacevole che ha condizionato la sua vita professionale e familiare”.