Snellire le procedure, ridurre i tempi burocratici e facilitare lo svolgimento dei lavori, consentendo ricadute positive sul mondo dell’edilizia. È questo lo scopo della direttiva applicativa emanata dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione e già pubblicata in Gazzetta ufficiale, volta a semplificare i procedimenti amministrativi per la realizzazione di interventi o progetti sul territorio siciliano in aree soggette a pericolosità geomorfologica o idraulica.
Le nuove disposizioni
In virtù di queste nuove disposizioni, che costituiscono un aggiornamento di quelle in materia di Pai (Piano per l’assetto idrogeologico), ad esempio, nelle aree a cosiddetta “bassa pericolosità”, potranno essere effettuati interventi di manutenzione straordinaria di immobili senza che ci sia più bisogno di presentare alcuna istanza di compatibilità idrogeologica all’Autorità di bacino, come invece era obbligatorio in precedenza, purché questi interventi siano consentiti dal piano regolatore del Comune di riferimento.
Nelle zone a pericolosità geomorfologica e idraulica “elevata” e “molto elevata” e nei “siti di attenzione”, invece, l’obbligo di presentazione dell’istanza viene meno su opere minori e se gli interventi non aggravano le condizioni di pericolosità presenti e non alzano il livello di rischio.
Ogni soggetto proponente (ente, società o privati cittadini) dovrà presentare un’asseverazione rilasciata da un tecnico incaricato della progettazione, che attesti che l’intervento da realizzare è configurabile tra quelli che non necessitano del parere di compatibilità geomorfologica e idraulica. Rimangono invariati i divieti di nuove costruzioni in aree ad elevato rischio idrogeologico. Rischio che verrà, anzi aggravato, aggiornando il Pai, ogni qual volta si verifichino nuovi eventi di dissesto.
I sindacati: “Preoccupati per il ritardo delle opere del Pnrr”
“Siamo molto preoccupati dei ritardi che si continuano a registrare nella realizzazione delle opere previste con i fondi del Pnrr con le gravi difficoltà per i comuni soprattutto quelli piccoli ad avviare l’iter e la rendicontazione dei lavori per la mancanza di personale qualificato negli uffici tecnici”. Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca, il segretario della Filca Cisl Catania Giuseppe Famiano e il segretario Organizzativo Ust Cisl Catania Saro Portale a margine del consiglio generale della Filca Cisl Catania, in cui si è dato ufficialmente il via alla fase congressuale che si concluderà il 28 febbraio 2025 a Catania