Nuovi servizi, nuovi spazi per la valorizzazione e investimenti nella ricerca a cominciare dalla prima campagna di scavi archeologici. Questi gli obiettivi nel nuovo accordo tra FAI e Parco Valle dei Templi per la gestione per altri 25 anni del Giardino della Kolymbethra, che dall’abbandono e dal degrado, grazie al Fai, è stato recuperato e valorizzato e oggi rappresenta un gioiello della Valle del Templi.
“Un nuovo accordo che sancisce non solo il riconoscimento di un lavoro ben fatto in questi venticinque anni, ma anche l’impegno per fare di più nei prossimi anni, con la dotazione di nuovi servizi per i visitatori e di strumenti per la comprensione della straordinaria storia, archeologica e naturale, del Giardino della Kolymbethra. La vera sfida è continuare a crescere, ma conservando la straordinaria poesia che arriva dalle luci, dai profumi e dai silenzi, in questo piccolo paradiso terreste ricco di acqua e ricolmo di frutti: uno dei luoghi più belli al mondo”, ha dichiarato il Presidente del FAI Marco Magnifico a margine della firma di convenzione con il direttore del Parco Archeologico Roberto Sciarratta alla presenza delle autorità civili e militari.
Nel programma è prevista una nuova biglietteria con negozio e servizi igienici a risparmio idrico; l’apertura al pubblico, con inaugurazione prevista a novembre 2025 di Case Montana, un tipico edificio rurale storico che dal Seicento domina la valle della Kolymbethra, abitato dai contadini che l’hanno coltivata per secoli, e che il FAI ha acquistato per aprirlo alla funzione pubblica, ovvero per arricchire il percorso di visita del Giardino, e che sta restaurando con interventi impegnativi e onerosi, a cominciare dal consolidamento del costone roccioso su cui le case sorgono, di fragile calcarenite; e poi uno spazio per eventi nella radura adiacente alle Case Montana, appositamente risistemata anche nel verde delle culture tipiche della valle, che potrà ospitare un pubblico più numeroso, preservando così l’area coltivata del Giardino dall’impatto degli eventi, e anche attività per le scuole all’aria aperta.
“La Kolymbethra rappresenta per il Parco della Valle dei Templi una risorsa straordinaria non solo per il suo valore storico, archeologico e agronomico ma perché è plasticamente l’esempio di come l’intervento di privati o di istituzioni come il FAI possa avere un ruolo importante nel recupero e nella salvaguardia del patrimonio. Quello che fino a qualche decennio fa era un luogo incolto è oggi un giardino che preserva la biodiversità ed è meta ogni anno di migliaia di turisti, e, siamo sicuri, anche grazie al potenziamento della collaborazione con il Fondo per l’Ambiente Italiano, rappresenterà una destinazione irrinunciabile per i visitatori della Capitale della Cultura 2025” ha affermato il Direttore del Parco della Valle dei Templi Roberto Sciarratta.
Oltre ai restauri e ai nuovi allestimenti, il programma proposto dal FAI prevede un consistente investimento su studi e ricerche scientifiche; È stato scoperto, ad esempio, un condotto ipogeo simile a quelli già noti e visitabili nella valle, ma finora del tutto sconosciuto perché interrato; ma è stato scoperto anche un muraglione in blocchi di pietra largo ben 6,5 metri, che farebbero pensare ai resti di un’infrastruttura poderosa come il muro-diga di un grande bacino artificiale realizzato nella stretta valle, cioè una riserva d’acqua a servizio della città che gli autori antichi descrivono e attribuiscono alla Kolymbethra – che in greco antico significa “piscina, lago” – realizzata dal tiranno Terone appena dopo il 480 a.C., e di cui mai finora si era avuta prova.
Ulteriori indagini, unitamente allo studio dei materiali rinvenuti, permetteranno di verificare la presenza di altre porzioni di muro e chiarire la funzione della struttura.