Agrigento, una Signora senza alcun bene e reddito, gravata da debiti per circa Euro 130.000 contratti a seguito della perdita del posto di lavoro, ha ottenuto dal Tribunale di Agrigento il beneficio dell’esdebitazione cioè ha cancellato tutti i suoi debiti.
La procedura attivata ai sensi della L. 3 del 2012 (la cosiddetta legge antisuicidi) inglobata nel nuovo Codice della Crisi, dal debitore rappresentato dall’avv. Rosario Puccio, ha ottenuto il decreto di omologa del Giudice, dott.ssa Federica Verro, che ha concesso l’esdebitazione sulla scorta della relazione particolareggiata redatta dal professionista nominato Gestore della Crisi dall’OCC dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Agrigento, dott.ssa Cristina Zicari.
E così alla Signora incapiente e sovraindebitata è stata data la possibilità di avere una seconda chance e poter tornare ad essere un soggetto produttivo.
Con grande soddisfazione l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle circoscrizioni dei Tribunali di Agrigento e Sciacca annuncia che oggi il Tribunale di Agrigento nella persona del Giudice dott.ssa Federica Verro ha concesso l’esdebitazione ad un soggetto sovraindebitato incapiente, non proprietario di alcun bene immobile e mobile e senza alcun reddito idoneo a garantire l’autosufficienza per se e la propria famiglia, ai sensi dell’art. 283 del Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Si tratta del primo provvedimento in tal senso emesso dal Tribunale di Agrigento.
La procedura di esdebitazione del sovraindebitato incapiente prevista dall’art. 283 del codice della crisi -spiega il referente dell’OCC dott. Mario Cerchia- è una misura di natura straordinaria, che consente alla sola persona fisica sovraindebitata ma meritevole il benefico di poter accedere, per una sola volta nella vita, ad una procedura che gli consente di cancellare il proprio indebitamento senza nulla corrispondere ai propri creditori, qualora vengano rispettati rigidi criteri selettivi e sempre che essi permangano nei quattro anni successivi al provvedimento del Giudice. C’è grande contentezza per questo risultato raggiunto in quanto è una procedura permeata da finalità spiccatamente sociali che mira a consentire al non abbiente di azzerare un indebitamento che non avrebbe comunque potuto soddisfare e nel contempo vivere in modo dignitoso.
Il dott. Cerchia -referente dell’OCC- coglie l’occasione per ricordare che l’OCC, composto da professionisti qualificati, offre assistenza a chi si trova in situazione di difficoltà, affiancando il debitore per trovare la migliore soluzione che consenta il risanamento della propria posizione debitoria.