La Corte di Appello di Palermo ha riformato parzialmente la sentenza di condanna emessa dal GUP del Tribunale di Agrigento riducendo la pena inflitta alla canicattinese.

La donna, peraltro recidiva, unitamente ad altro soggetto ucraino, era stata tratta in arresto perchè accusata di rapina pluriaggravata, lesioni personali e porto abusivo di arma.

I due, nell’agosto del 2023, avrebbero fatto irruzione all’interno di un’abitazione di una famiglia canicattinese e, tappando la bocca di una delle persone offese, puntandole un coltello e colpendo ripetutamente gli altri componenti del nucleo familiare con una catena, si impossessavano di € 2.000 e di un telefono cellulare.

In primo grado la donna canicattinese veniva condannata alla pena di anni 8 mesi 10 e giorni 20 di reclusione.

La Corte di Appello di Palermo, accogliendo parzialmente l’appello della difesa, riduceva la pena ad anni 6 e mesi 2 di reclusione.

L’imputata è difesa dall’avvocato Angelo Asaro.