“Chi vuole fare sport in Sicilia si trova davanti una situazione a dir poco mortificante. Uno stato di allarme che deve scuotere chi amministra questa regione. Ieri ho chiesto l’istituzione di una cabina di regia per individuare tutti gli interventi che si stanno portando avanti nel settore dell’impiantistica sportiva. L’obiettivo è quello di sfruttare al meglio tutte le risorse del PNRR, del bando risorse e periferie e del fondo sociale europeo ed evitare sprechi che la nostra terra non può permettersi. È inaccettabile che in Sicilia lo sport non abbia una casa”. Così questa mattina il vice-presidente del gruppo parlamentare siciliano del Pd, Mario Giambona, ha commentato, da Palazzo dei Normanni, quanto discusso in aula a proposito dello stato di degrado in cui versano gli impianti sportivi siciliani.

Il deputato del Pd poi spiega che “a differenza delle regioni del centro-nord, dove più del 50% degli edifici sportivi sono pubblici, in Sicilia lo sono meno del 30%” e aggiunge che “in Sicilia sono presenti 107 impianti sportivi ogni 100000 abitanti, mentre le regioni del centro-nord fanno affidamento su una media di 260 impianti ogni 100000 abitanti”. Giambona analizza anche le ricadute negative che l’impossibilità di praticare sport ha inevitabilmente sullo stato di salute dei siciliani. “Questa situazione determina grosse difficoltà per la pratica sportiva con una ricaduta indiretta anche sulla salute dei siciliani. Nella nostra regione infatti solo il 17% della popolazione è impegnata in un’attività sportiva. Basti pensare che un ragazzo su tre risulta in sovrappeso e che nella nostra regione per gli adulti l’aspettativa di vita è di tre anni inferiore rispetto al centro-nord” e conclude aggiungendo che “Il Partito Democratico vigilerà affinché si intervenga a riguardo. È necessario invertire questa tendenza soprattutto attraverso il corretto utilizzo di tutte le risorse messe a disposizione anche dai fondi europei”.