Il settore sportivo in Italia è uno dei più performanti. Secondo gli ultimi dati raccolti, il giro d’affari è stato superiore ai 120 miliardi di euro, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente.
Diamo uno sguardo ad alcune curiosità che riguardano questo comparto.
Secondo i dati rilasciati dall’Osservatorio sullo Sport System, nel 2023 le aziende sportive hanno fatto registrare una crescita del 15% rispetto al 2022. Tuttavia, c’è una distinzione importante da fare. I produttori di veicoli sportivi sono in calo a vantaggio di altre categorie, ovvero i brandi di attrezzatura sportiva. Più in generale il settore sportivo registranuno sviluppo del +53%, mentre il comparto dell’abbigliamento segna un +42%.
Il motivo di questo boom è dato dovuto al ritrovato appeal dello sport all’aria aperta in seguito alla tendenza salutista degli ultimi anni. Proprio la nuova tendenza salutista, ha spinto le imprese ad una più alta sostenibilità e ad avere un occhio di riguardo nel reparto produttivo verso materiali riciclati e processi eco-friendly, con la possibilità di valorizzare la maggiore qualità.
Gli investimenti nel settore sportivo sono aumentati sensibilmente. Nel 2023 si parla di 1 miliardo di investimenti pubblici, 8 miliardi di investimenti privati e quasi 24 miliardi di ricavi. Quest’ultima voce segna un +3 miliardi rispetto al 2022. Il turismo sportivo attualmente in Italia conta 4,5 milioni di praticanti, con un indotto di 7,5 miliardi di euro generato dai viaggiatori che si muovono per partecipare a eventi di massa. Il turista sportivo si muove per lo più con la propria famiglia (64,8%). Solo il 6,5% viaggia da solo, mentre il 23,5% preferisce condividere le proprie passioni con gli amici.
La disciplina che attira di più i turisti è la corsa: il 39% del campione preso in esame preferisce questa disciplina. Il tutto nonostante nel nostro Paese ci siano appena 30 eventi. L’indotto generato dalle sole maratone è di 120 milioni di euro.
Le società sportive nel 2023 hanno registrato un aumento a doppia cifra, trainate oltre che dalla nuova crescente voglia di sport, anche dalle nuove richieste normative. Il nuovo registro Sport e Salute a cui sono stati chiamati tutti a iscriversi per continuare a beneficiare dei contributi e del supporto tecnico delle Federazioni sportive di riferimento ha portato indubbi benefici. Le società sportive sono passate da 67.000 a 105.000alle quali si aggiungono circa 10mila società di gestione degli impianti. Anche a livello occupazionale c’è stato un trend positivo: +1% rispetto al 2022.
Per quel che riguarda l’analisi regionale dei praticanti sport, il Trentino Alto Adige è in vetta con l’85% di praticanti sportivi totali, seguito da Friuli Venezia Giulia e Veneto con il 76%. Nelle ultime tre posizioni troviamo invece, Puglia, Sicilia e Campania con il 47% e Basilicata con il 46%.
Nel 2023 vi è stato il boom dei ricavi diretti (+35% rispetto al 2022) degli impianti sportivi. Questo dato ha due chiavi di lettura. Oltre alla nuova tendenza salutista di cui abbiamo già parlato, c’è stato anche un ampliamento dell’offerta da parte delle strutture dovute alla pandemia. Infatti, le chiusure forzate hanno permesso alle aziende il tempo necessario per riorganizzarsi e progettare ampliamenti attraverso l’impiego di contributi pubblici.
Infine, bisogna sottolineare come, nel 2023 lo sport italiano ha generato esternalità positive per 12,2 miliardi, con un valore sociale in crescita sul 2022 del +7%. Secondo lo studio questo è dovuto anzitutto ai successi sportivi vissuti in questi anni (Olimpiadi, tennis, pallavolo, ecc) che hanno finito per rafforzano la domanda di sport degli italiani e, di conseguenza, i suoi benefici sociali e sulla salute.