La democrazia cristiana di Ravanusa assente dal consiglio comunale, a rischio servizi essenziali per i cittadini.
La nuova alleanza dei 5 consiglieri della democrazia cristiana di Ravanusa ed il consigliere di Sinistra Italiana, Calogero Avarello, rischia di mandare al lastrico le casse comunali di Ravanusa.
Ed infatti i “6” consiglieri della democrazia cristiana di Ravanusa non partecipando ai lavori del consiglio comunale di oggi non hanno consentito l’approvazione delle aliquote IMU 2025 che l’amministrazione aveva portato in consiglio senza prevedere nessun aumento per le tasche dei propri concittadini.
La conseguenza di tutto ciò è che da oggi, 1 marzo 2025, per legge diventano definitivamente operative le aliquote base dell’IMU, con una rilevante perdita di gettito fiscale sul bilancio di previsione 2024/2026 che comporterà l’azzeramento dei servizi in favore delle fasce più deboli della popolazione mettendo a rischio alcuni servizi essenziali per la comunità (Asacom, borse lavoro, il Ferragosto, il Natale, le somme del FES per il personale ed altro ancora).
Quella di oggi rappresenta un’azione di sciacallaggio politico che volta le spalle ai bisogni dei cittadini per soli egoismi personali e di segreterie politiche.
Il responsabile del Settore Finanziario, dr. Pietro Marchetta, aveva già preannunciato nelle commissioni consiliari il costituirsi di una inevitabile situazione di squilibrio di bilancio non compensabile da maggiori entrate o minori spese.
L’amministrazione comunale è già al lavoro per evitare che servizi essenziali per la nostra comunità vengano messi a rischio per gli oramai noti interessi di bottega.
Salvatore Pitrola, sindaco di Ravanusa