Sarebbe l’autore delle aggressioni e delle rapine notturno all’intero di un distributore di bibite e snack H 24, in particolare di un episodio avvenuto di giorno nello scorso mese di febbraio e per il quale la Procura Distrettuale della Repubblica, il 10 marzo 2025, ha dato mandato alla Polizia di Stato di Catania di eseguire un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Scatta l’arresto per un giovane di 37 anni identificati grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Dell’arrestato, però non vengono diffuse le generalità.
L’accusa
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP, alla luce degli elementi indiziari attualmente disponibili è accusato della commissione del reato di rapina aggravata all’interno di un distributore notturno.
Il provvedimento restrittivo è frutto di un’attività di indagine che ha tratto spunto da un episodio, verificatosi la mattina del 14 febbraio 2025, relativo ad una rapina, posta in essere all’interno di un distributore di bevande e snack H24, ubicato nel centro storico di Catania.
Nel caso specifico, l’autore, dopo avere sorpreso alle spalle la persona offesa ed averla minacciata di morte, le sottraeva il danaro dalla tasca del giaccone.
Le indagini
Le indagini avviate immediatamente, su direttiva della Procura di Catania, da parte della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, hanno permesso, grazie alla visione di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza collocati nell’area d’interesse, di individuare nell’indagato colui che avrebbe commesso la condotta delittuosa suindicata; ipotesi, poi confermata da quanto rinvenuto a seguito di un controllo su strada, eseguito nei giorni successivi alla rapina, ovvero gli stessi capi di abbigliamento indossati il giorno del fatto delittuoso, nonché la chiave della porta dell’abitazione della vittima, a costei sottratta in occasione della rapina.
Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, eseguita con la traduzione di M.G. presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.