Trovato senza vita di Moustaquim Bouchaib, 83 anni di origini marocchine ma oramai da tanti anni residente a Partinico, scomparso da venerdì scorso. Il corpo si trovava in un fossato nelle campagna di contrada Cicala, totalmente ricoperto da vegetazione e non visibile a occhio nudo. L’utilizzo dei sofisticati mezzi delle forze dell’ordine, in particolare dei droni, ha permesso di poter individuare il cadavere dell’uomo.

Ogni speranza di poter ritrovare l’ottantatreenne in vita si è spenta nella mattinata. Il corpo si trovava a poca distanza da dove ieri sera era stata rinvenuta la sua bicicletta. Adesso gli speleologi dei vigili del fuoco stanno effettuano le operazioni di recupero del corpo. Sul posto anche la polizia scientifica che sta facendo le sue verifiche. Si vuole fugare ogni dubbio sulla dinamica di quanto accaduto: ecco perché stanno cercando tracce attorno alla bici e anche alla zona in cui è stato ritrovato l’anziano.

Il corpo presenta diverse ferite e si verificherà se sono state causate da una eventuale caduta accidentale oppure da altro. Le incessanti ricerche sono andate avanti per 5 giorni. Ad avere sorvolato i cieli di Partinico gli elicotteri della polizia mentre a terra sono stati impegnati gli equipaggi di carabinieri, vigili del fuoco e varie associazioni di protezione civile, insieme alla polizia municipale.

Ad emergere anche un ultimo contatto che Moustaquim Bouchaib avrebbe avuto con la moglie. La donna lo chiamò al telefonino poche ore dopo il suo mancato rientro a casa. L’anziano rispose al telefono, con una voce affannata, ammettendo di essersi perso in aperta campagna e di non essere in grado di dire dove si trovasse.

La cella telefonica, dopo gli esami tecnici, era stata agganciata proprio nella zona di campagna di contrada Cicala, ecco perché le ricerche dello scomparso di Partinico si sono concentrate proprio qui per quasi 72 ore. L’anziano era molto conosciuto perché si guadagnava da vivere facendo il parcheggiatore nell’area antistante il cimitero ed era sempre in giro con la sua inseparabile bicicletta.

Nei giorni precedenti forze dell’ordine e protezione civile, insieme al comando di polizia municipale, avevano effettuato sopralluoghi setacciando palmo a palmo le zone di Mirto e del lago Poma ma si rivelarono infruttuose. Da lunedì il sindaco Pietro Rao aveva deciso di affiancare ai soccorsi anche il Coc, il centro operativo comunale che è stato appositamente attivato.