Matteo Renzi sbarca in Sicilia e la polemica è servita. Sei tappe in due giorni per lui ma basta l’arrivo in delegazione all’ ospedale di Mazara del Vallo, per dare il via allo scontro. Lui, con Faraone e la Musolino, fa sapere di voler accendere un faro sui gravi ritardi sulla refertazione degli esami istologici. E capita che il suo arrivo coincinda con la notizia della sospensione de manager Ferdinando Croce e l’avvio delle procedure per rimuoverlo.
Schifani si dimetta
Ma il suo attacco non è sul manager. Il bersaglio è il presidente della Regione Renato Schifani “Trovo allucinante che venga io qui all’ ospedale di Mazara per solidarizzare con malati, medici e operatori e non il Presidente della regione, che da quando è scoppiato il caso non ha mai messo piede qui. Renato Schifani deve dimettersi, non gettare le proprie responsabilità su altri” ha dichiarato il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
L’arrivo di Renzi sveglia gli altri
L’arrivo di Matteo Renzi sembra risvegliare le opposizioni sopite da tempo anche se, ad onor del vero, da giorni i 5 stelle chiedono una seduta d’aula sulla situazione della sanità in Sicilia.
“Due mesi fa è stato rimosso l’assessore. Oggi è finalmente stato avviato il procedimento di decadenza e l’immediata sospensione per il manager dell’Asp di Trapani. Tutto risolto? Noi riteniamo che il caso – un vero e proprio scandalo di proporzioni nazionali – dei ritardi, anche di 11 mesi, per i referti degli esami istologici che riguarda l’Asp di Trapani sia tutt’altro che chiuso. E temiamo – come il caso emerso a Ragusa – che, al di là di annunci e promesse, vi possano essere ulteriori sviluppi” sostiene il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, dopo che palazzo d’Orleans ha comunicato di avere avviato la procedura di decadenza del manager dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, per “gravi responsabilità gestionali”.
Anche il Pd attacca Schifani
“Purtroppo duole ripeterci: i manager – aggiunge – sono stati piazzati lì per mera gestione del potere e nell’ambito del puzzle di poltrone che questo centrodestra che sostiene il presidente della Regione, insegue spasmodicamente A tutto danno della salute dei siciliani. Un fallimento, politico, gestionale e di risultati, di cui – conclude – il presidente della Regione è il primo responsabile”.
I 5 stelle chiedono le carte degli ispettori
“Sospensione Croce doverosa e pure tardiva, ma non assolve il governo che nella vicenda del clamoroso e inaccettabile ritardo dei referti istologici non è immune da colpe, non solo perché a mettere il manager di FdI sulla poltrona più alta dellAsp di Trapani è stato Schifani, ma anche perché l’assessorato alla Salute non ha vigilato ed è rimasto inerte dopo l’allarme lanciato da Croce. Di sicuro il Presidente è responsabile dello sfascio della sanità siciliana che è ormai sotto gli occhi di tutti e del quale deve rispondere in aula nel corso della seduta che chiediamo da tempo. Ma lo deve fare subito, non a fine aprile o quando gli farà comodo” afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“Vogliano – continua De Luca – le carte degli ispettori per capire se, come sembra, è in corso un vergognoso scaricabarile, come pure le parole dello stesso Croce sembrano far trasparire. Vanno accertate le responsabilità di tutti, per evitare che episodi cosi tragici e vergognosi abbiano a ripetersi in futuro. Di certo nessuno può dirsi esente da responsabilità”.
Grande Sicilia, “Per Renzi Sicilia solo un palcoscenico”
A rispondere pensa il neonato movimento politico Grande Sicilia, Fabio Mancuso, già coordinatore MpA oggi si firma coordinatore regionale di Grande Sicilia “Apprendiamo con stupore che Matteo Renzi, dopo anni di assenza politica, ha deciso di fare scalo in Sicilia per impartire lezioni di morale e amministrazione. Un uomo che ha governato l’Italia a colpi di slide e slogan – lasciando dietro di sé solo rovine politiche – si presenta oggi a Mazara del Vallo come paladino della sanità pubblica. La stessa sanità che il suo governo ha tagliato, smantellato, commissariato” dice senza mezzi termini.
Non abbiamo bisogno di Renzi
“Siamo sinceri: non abbiamo bisogno delle sue visite lampo, né dei suoi selfie solidali, né tantomeno delle sue prediche moralistiche. Il popolo siciliano ha memoria lunga, e ricorda bene cosa ha rappresentato Matteo Renzi per il Sud: nulla, se non promesse mancate e passerelle mediatiche. Sul caso degli esami istologici a Mazara, la Regione ha già avviato tutte le verifiche e gli approfondimenti necessari. La gravità dei fatti richiede serietà, non teatrini da campagna elettorale. A Renzi ricordiamo che la Sicilia non è un palcoscenico da sfruttare tra un’intervista e un tweet: è una terra che chiede rispetto, non opportunismo”.
Lui, Renzi, che ieri è stato anche a Agrigento e Marsala prima di arrivare a Palermo, oggi è a Messina per poi tornare nel continente.
Ma dietro la polemica resta con i 5 stelle che continuano a chiedere una seduta all’Ars sul caos sanità “Ora è lecito chiedersi: se sullo scandalo dei referti non ci fosse stato un enorme clamore mediatico, Schifani si sarebbe mosso? E quanti casi Trapani viaggiano sottotraccia senza nessuna conseguenza, se non sulla pelle dei poveri cittadini siciliani?” dice coordinatore siciliano del M5S, Nuccio Di Paola.
“I numerosi disservizi – dice Di Paola – che quasi con puntualità svizzera si verificano negli ospedali, pronto soccorso e ambulatori di tutta la Sicilia lasciano supporre che il caso di Trapani sia solo la punta di un enorme iceberg che la politica ha colpevolmente contribuito a formare. Finché i partiti continueranno a muovere i fili del sistema, per la sanità non ci sarà speranza. Per questo chiedo nuovamente la calendarizzazione del nostro disegno di legge che prevede l’incompatibilità degli incarichi tra politica e sanità. Sollecito inoltre la convocazione della seduta d’aula speciale sul disastro-sanità che il nostro gruppo chiede da tempo.”