“Garantire assistenza dignitosa e di qualità a cura e salvaguardia di un Welfare che non può essere colpito così duramente”. A dirlo sono il presidente di Legacoop Sicilia Filippo Parrino ed il coordinatore di Legacoopsociali Sicilia Giuseppe Fiolo che esprimono forte preoccupazione e disappunto per le recenti modifiche introdotte nel bando Home Care Premium 2025-2028.

“Questi cambiamenti, purtroppo, vanno decisamente contro gli interessi dei cittadini più fragili – dicono -, in particolare gli anziani e le persone con disabilità che già affrontano notevoli difficoltà quotidiane ed i tanti lavoratori delle cooperative sociali che hanno garantito non solo i sostegni adeguati ma anche la continuità assistenziale”.

In particolare, il nuovo programma HCP 2025-2028 esclude prestazioni integrative fondamentali per la qualità della vita degli utenti, come l’assistenza domiciliare svolta da operatori socio-sanitari (OSS), i servizi di sollievo per i caregiver familiari, l’accesso a centri diurni e strutture extra-domiciliari, nonché i servizi di trasporto assistito e la fornitura di ausili per l’autonomia. Questi servizi erano parte integrante delle edizioni precedenti del bando e rispondono a bisogni reali della popolazione.

“È inaccettabile che la nuova impostazione del bando contraddica le finalità stesse dell’INPS – continuano -, che si impegna a sostenere la non autosufficienza in base al grado di disabilità, alle condizioni economiche e al bisogno socio-assistenziale. Molti di questi beneficiari vivendo soli o in famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro, necessitano di interventi concreti e quotidiani, come igiene personale, accompagnamento, attività di socializzazione e supporto relazionale. Inoltre, la decisione di escludere le cooperative sociali, enti fino ad ora accreditati con un ruolo cruciale nella gestione di queste misure, rappresenta un grave rischio per la continuità e la qualità del servizio”.

Le cooperative sociali hanno garantito, fino a questo momento, un supporto globale agli utenti e alle famiglie, permettendo una presa in carico efficace e una risposta adeguata ai bisogni reali, attraverso un coordinamento costante tra le risorse del territorio e una comunicazione chiara e diretta.

“Questa deriva minaccia la mission della cooperazione sociale – aggiungono ancora Filippo Parrino e Giuseppe Fiolo – che è quella di armonizzare un sistema di risposte per il bene della comunità e garantire la tutela dei propri soci lavoratori oggi, già totalmente messi in crisi dal dissesto dei Comuni e dei mancati pagamenti. Chiediamo, pertanto, un ripensamento urgente di queste modifiche, affinché il bando Home Care Premium possa realmente rispondere ai bisogni dei cittadini e garantire un’assistenza dignitosa e di qualità per tutti. È necessario garantire che le politiche sociali siano realmente orientate al bene comune che è anche quello dei tanti soci lavoratori che hanno garantito la qualità dei servizi erogati”.