Criteri obiettivi ed uniformi per il calcolo di compensi e indennità degli amministratori delle società partecipate degli Enti Locali. Una legge regionale potrebbe introdurre regole certe e chiare per comprendere quanto devono guadagnare presidenti, amministratori e componenti dei Consigli di amministrazione in relazione alle dimensioni delle partecipate .

L’emendamento Caronia
“È fondamentale garantire criteri chiari e uniformi per la governance delle aziende partecipate dagli Enti locali, riconoscendo compensi adeguati alla complessità e responsabilità dei compiti assegnati e legati al raggiungimento di obiettivi misurabili di qualità ed efficienza” dice Marianna Caronia, deputata regionale di Noi Moderati, annunciando l’approvazione del suo emendamento in Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale.


La norma proposta avvia un percorso che viene definito come “volto a razionalizzare e valorizzare il ruolo degli amministratori delle società partecipate, introducendo criteri obiettivi ed uniformi per il calcolo di compensi e indennità”.

Non più compensi discrezionali
L’emendamento promuove un sistema uniforme di compensi commisurati alle responsabilità e ai risultati raggiunti, soprattutto quando si tratta di aziende che gestiscono servizi essenziali come la raccolta dei rifiuti, la gestione del ciclo dell’acqua e i trasporti.

Compensi in base a dimensioni e servizi resi
In pratica presidenti e amministratori di società come Amat o Rap a Palermo, Amt a Catania, Amts a Messina dovranno percepire compensi stabiliti per legge in base ai servizi resi, alle responsabilità oggettive e alle dimensioni di aziende e territorio servito,

“Queste realtà svolgono funzioni delicate e strategiche per la comunità – sottolinea Caronia – e meritano una governance professionale, capace di attrarre competenze e garantire performance elevate”.

Nessuna ingerenza nelle competenze comunali
“E’ ovvio – conclude Caronia – che tali criteri dovranno essere valutati e adottati dai Consigli comunali e dalle Amministrazioni competenti, ma la Regione deve porsi l’obiettivo di favorire strumenti trasparenti ed equi perché chi amministra società pubbliche operi con efficienza ed abbia un riconoscimento proporzionato all’impegno e ai risultati”.

Caronia conclude ribadendo l’importanza di “superare le disparità attuali e introdurre meccanismi premianti per chi lavora bene, nell’interesse dei cittadini e della buona gestione del denaro pubblico”.