In carcere per 3 giorni ed ai domiciliari per tre mesi ma da innocente Marco Faranda, 53 anni, siracusano, sindacalista, arrestato dalla polizia di Siracusa il 10 novembre del 2018 con la pesante accusata di estorsione.
La sentenza
Nel luglio del 2022 il gup del Tribunale di Siracusa ha emesso una sentenza di non luogo a procedere e nelle ore scorse la Corte d’Appello di Catania ha emesso un provvedimento di riparazione per l’ingiusta detenzione nei confronti di Faranda.
La vita sconvolta
Una vicenda che lo ha segnato per sempre, nel periodo dell’arresto ricopriva il ruolo di segretario generale della Uilm Uil a Siracusa ora è capo della della Fismic Confsal di Siracusa, sindacato autonomo metalmeccanici e industrie collegate.
“Non lo auguro a nessuno”
“Con il provvedimento della Corte d’Appello di Catania che ha riconosciuto l’indennizzo per l’ingiusta detenzione subita, ritengo di avere ricevuto, di fatto, anche le scuse da parte dello Stato – commenta Faranda – ma quello che ho subito non lo auguro a nessuno. “Ho sempre creduto nella giustizia, che, anche se lentamente, restituisce sempre la verità dei fatti – ha continuato Faranda -. Sono trascorsi ormai più di sei anni da quel giorno. Così come dimostrato da tutti i provvedimenti giudiziari ho sempre agito nell’interesse dei lavoratori che a me si sono affidati e che tuttora si affidano. Ho sempre difeso, nella qualità di sindacalista, i diritti negati ai tanti lavoratori. Ringrazio la mia famiglia, i miei avvocati Sebastiano Ricupero e Francesco Chiappa, e tutti coloro che mi hanno sostenuto”.